Dal sostegno alla povertà all’inserimento lavorativo.
E’ il percorso del Fondo Famiglia e Lavoro, voluto dal cardinal Tettamanzi e rilanciato dal cardinal Scola, attuale arcivescovo di Milano.
La terza fase del progetto, presentata ieri a Milano, intende coinvolgere il mondo delle imprese per garantire percorsi di reinserimento lavorativo a persone in grave stato di bisogno.
Come vuole la filosofia del Fondo, non si tratta di un intervento che va a sovrapporsi alle politiche pubbliche esistenti, ma si rivolge alle persone che non rientrano nei circuiti ufficiale e che rischiano di non essere prese in carico da nessuno.
Lo strumento individuato dal Fondo, che in questa fase si intitola “Diamo lavoro”, è il tirocinio di inserimento lavorativo.
Per tutta la durata del progetto, da tre a sei mesi, ogni tirocinante riceverà un borsa lavoro, non inferiore a 400 euro mensili, come indennità, finanziata dal Fondo. “Esperti del lavoro” valuteranno i profili e individueranno i percorsi formativi insieme ai rappresentanti territoriali indicati dalle associazioni imprenditoriali, in base anche alle opportunità del mercato del lavoro locale. I tirocini così individuati, una volta approvati dal consiglio di gestione del Fondo Famiglia Lavoro, saranno erogati dalla Fondazione San Carlo che coordinerà le attività avvalendosi anche dell’apporto degli altri enti presenti in diocesi accreditati dalla Regione Lombardia per la formazione professionale.
In sette anni di attività il Fondo Famiglia e Lavoro della Diocesi di Milano ha erogato aiuti per 21 milioni di euro derivanti da donazioni di privati e dall’impegno della diocesi e delle parrocchie, senza utilizzare un solo euro di contributo pubblico.
Per continuare al meglio la sua preziosa opera di sostegno sull’intero territorio diocesano, il Fondo ha bisogno di essere continuamente alimentato. Nelle prossime settimane verrà lanciata a questo scopo una campagna di sensibilizzazione per la raccolta fondi.
La cronaca della presentazione della fase 3 del Fondo
Il sito del Fondo con, tra l’altro, le indicazioni per la raccolta fondi