La commissione cultura e istruzione del Consiglio regionale ha approvato una mozione proposta dai 5 Stelle con cui si chiede di sollecitare l’Ufficio Scolastico Regionale ad organizzare la possibilità di portare a scuola il pasto da casa. I proponenti esaltano la necessità di garantire la libera scelta delle famiglie, un’affermazione molto formigoniana che mi lascia molto molto perplesso.
Nel video qui sotto vi spiego perchè.
Panino a scuola: condivido tutte le perplessità.
Se la mensa scolastica non esistesse, saremmo tutti impegnati a reclamarla come diritto. Poiché esiste, ci si appella al diritto di scegliere se usufruirne o se mandare a scuola i bambini con il panino nel cestino. E quel panino sarà imbottito di cibo necessario alla crescita o di scelta capricciosa del bambino?
E poi: La crisi ce la siamo lasciata alle spalle? non esistono più disoccupati o sottooccupati?
Sottolineo con forza l’osservazione “guardate che per tanti bambini quello della mensa è l’unico vero pasto della giornata” . Non è passato molto tempo da quando una mamma, in TV, ha confessato di trovarsi in grande difficoltà coi costi del cibo, tanto da essere stata costretta ad impanare fette di pane per servirle ai figli, facendo loro credere si trattasse di carne. E non è stato un caso limite.
Sì, condivido in pieno l’intervento di Fabio Pizzul.
Daniela Freguia
Riduciamo i costi della poltica e introduciamo una fiscalità amica delle famiglie che premia chi ha figli .. il resto è soltanto noia
Sono Gian Paolo Ricci Assessore all’istruzione del comune di Novate Milanese. Condivido l’intervento di Fabio, che ringrazio.
Nel mio comune ho isituito una commissione mensa dove genitori, insegnanti, assessore e azienda erogatrice del servizio si confrontano sul menù e cercano di collaborare per conciliare qualità del servizio ed economicità. Vengono rispettate diete sanutarie e religiose. Il non servito viene consegnato a caritas che lo usa per persone bisognose.
Credo che la mozione 5stelle rappresenti attualmente l’esigenza di una esigua porzione di famiglie, ma la ritengo molto pericolosa.
Solitamente quando viene confusa la libertà individuale con l’individualismo il risultato alla lunga è lo smantellamento del welfare. E da questo ne traggono ventaggio di solito coloro che non fanno fatica ad arrivare alla fine del mese.
Grazie Fabio per l’intervento e manteniamo alta la guardia su questo fronte, anche se non di competenza regionale.