Il sindaco di Milano Beppe Sala e il Presidente del Consiglio Matteo Renzi hanno sottoscritto oggi a Palazzo Marino, sede dell’amministrazione comunale milanese, il Patto per Milano. Tra pochi giorni verrà sottoscritto, ha precisato Renzi, anche il protocollo che darà il via all’operazione Human Technopole sull’area post Expo.
Sette i temi presenti nel patto:
- la mobilità, con il prolungamento delle metropolitane 1 e 5 fino a Monza e Buccinasco, nell’ottica di una integrazione crescente tra periferie e centro
- la riqualificazione e valorizzazione delle periferie
- l’internazionalizzazione della città, che passa anche per il grande progetto dello Human Technopole nell’area post Expo e nella candidatura a ospitare l’agenzia europea del farmaco
- la messa in sicurezza dei fiumi Lambro e Seveso
- la sicurezza dei cittadini e il welfare
- la questione dell’accoglienza dei migranti
Il piano ha un valore complessivo che si aggira intorno ai 2 miliardi e mezzo di euro. Ad oggi sono già stati individuati finanziamenti disponibili per 650 milioni, il resto riguarderà i prolungamenti delle linee della metropolitana con possibile inizio lavori nel 2019.
Tra le ipotesi allo studio, anche la possibile creazione di una no tax area nel sito Expo, particolarmente sollecitata dalla Camera di Commercio.
Maroni si è lamentato del fatto che accordi come questo in altre zone d’Italia sono stati sottoscritti con le regioni e non con le città capoluogo; il governatore chiede ora un analogo Patto per la Lombardia ed ha già pronto un elenco di possibili infrastrutture da finanziare, a cominciare da Pedemontana (al momento in gravi difficoltà finanziarie).
Se dovessero arrivare risorse anche per la Lombardia non potremmo che rallegrarcene. Siamo pronti a discutere con Maroni di possibili proposte da presentare al Governo con cui conviene forse dialogare piuttosto che litigare.
Al momento salutiamo con soddisfazione questo grande investimento su Milano che non potrà che avere positive ripercussioni sull’intera regione, con buona pace di chi la governa (pro tempore).