Il titolo pare contraddittorio, ma è quanto ha prospettato il direttore generale dell’Azienda Socio Sanitaria Territoriale.
Nel corso di un’audizione in commissione sanità, il direttore generale della nuova ASST della Martesana e di Melegnano ha confermato che nei programmi dell’azienda socio sanitaria è prevista la chiusura di alcuni poliambulatori territoriali.
L’obiettivo dichiarato è quello di aumentare il servizio ai cittadini concentrandolo in alcuni punti che forniranno più specialità e con una maggiore qualificazione professionale.
Rimangono dubbi su come l’utenza più debole possa raggiungere poliambulatori che saranno anche più qualificati e strutturati, ma risulteranno più lontani, in zone dove il trasporto pubblico non è così diffuso e veloce (per usare la figura retorica dell’eufemismo).
Secondo la documentazione presentata da direttore generale, la scelta di razionalizzare i poliambulatori nasce da dati che rivelerebbero uno scarso utilizzo dei servizi proposti con alte percentuali di spostamento dei residenti in quei comuni verso altre strutture. Mi permetto di sottolineare come lo scarso utilizzo dei servizi proposti possa dipendere anche da limitazioni orarie piuttosto che dalla qualità dei servizi stessi: i numeri, da soli, rischiano di non dare una fotografia esatta della realtà.
Il DG Alparone ha assicurato che aumenteranno le specialità (da 65 a 138 in totale) e le ore settimanali a disposizione degli utenti (dalle attuali 943 alle future 1567).
Confermate anche la nascita del POT (presidio ospedaliero territoriale) di Vaprio d’Adda, del PRESST (presidio socio sanitario territoriale) di Gorgonzola e la specializzazione del presidio di Cassano per la riabilitazione.
Il DG ha comunicato di avere già l’OK dell’ATS di Milano e ha ringraziato i sindaci del territorio per il proficuo confronto avuto negli ultimi mesi, anche se, ovviamente, non tutte le scelte adottate sono da loro condivise.
L’ASST Martesana e Melegnano manterrà anche tre ospedali di riferimento per il trattamento delle malattie più gravi, le cosiddette acuzie: Cernusco sul Naviglio, Melzo e Vizzolo Predabissi.
I poliambulatori della ASST avranno il seguente destino:
Chiusure
1.Poliambulatorio di Cassina de’ Pecchi
2.Poliambulatorio di Pieve Emanuele
3.Poliambulatorio di Opera
4.Poliambulatorio di Melegnano
5.Poliambulatorio di Trezzo d’Adda
6.Poliambulatorio di Vimodrone
7.Poliambulatorio di Peschiera Borromeo ( rimane : CAL e punto prelievi)
8.Poliambulatorio di San Giuliano Milanese (rimane centro diabetologico, punto prelievi e Servizi socio-sanitari)
Potenziamenti
1.Binasco
2.Paullo
3.San Donato
4.Rozzano
5.Segrate
Non condivido di chiudere il poliambulatorio di Trezzo sull’Adda. 1. Il terreno dove sorge il poliambulatorio era stato donato dalla parrocchia di Trezzo per il sociale sanitario ex Inam. 2. Dopo la razionalizzazione degli ospedali di Cassano e di Vaprio, il presidio di Trezzo, non avendo ospedale , era un punto di riferimento. 3.scelte fatte dalla ex-ussl 59 ,condivise da tutte le amministrazioni comunali, vengono completamente ribaltate.