Ricorre domani il quarto anniversario della morte del cardinale Carlo Maria Martini.
Alle 17.30 verrà celebrata una Messa in Duomo, a Milano, presieduta dal cardinal Scola. A seguire, presso l’Auditorium San Fedele di via Hoepli (alle 19.30) verrà proposta la visione del documentario “Carlo Maria Martini, profeta del Novecento”, realizzato da Antonia Pillosio e Giuseppe Sangiorgi per la serie Italiani prodotto dalla RAI. “Carlo Maria Martini è stato importante come un Papa, più di un Papa”, queste le parole con cui Paolo Mieli introduce il documentario.
Il documentario (50′) ricostruisce la vicenda di padre Martini riletta secondo tre chiavi interpretative, il pastore, il biblista e l’uomo pubblico presentandone l’eredità attraverso la testimonianza di alcuni tra coloro che lo hanno conosciuto, da padre Bartolomeo Sorge a Ferruccio de Bortoli a mons. Giovanni Giudici.
Ne emerge un emozionante percorso attraverso la storia dell’ultima parte del Novecento, nello scenario di una Milano in vorticoso cambiamento tra gli anni del terrorismo e lo smarrimento della stagione di Tangentopoli.
Attingendo allo sterminato archivio delle Teche RAI, gli autori ricostruiscono la vicenda storica di padre Martini riproponendo ampi stralci di diverse sue interviste e ottenendo il felice risultato di far risuonare le emozioni che la sua voce pacata e autorevole sa ancora suscitare.
Per chi ha vissuto gli anni di Martini vescovo di Milano è un vero e proprio tuffo in un passato recente che ha lasciato segni importanti di cui forse non ci siamo ancora resi conto. Per chi non ha avuto modo di conoscerlo direttamente è una bella occasione per cominciare ad apprezzare quello che molti considerano un profeta del Novecento, come recita il titolo dello stesso documentario.
Il filmato verrà trasmesso da Rai Storia il prossimo 6 settembre alle 21.30, ma chi può non perda l’occasione di vederlo sul grande schermo del San Fedele con le immagini ad alta definizione che danno la sensazione di tornare alla presenza dello stesso Martini.
Un’emozione che era palpabile anche tra coloro che hanno assistito all’anteprima di oggi e che padre Sorge ha felicemente sintetizzato ricordando come Martini non abbia seguito nessun percorso programmato o costruito a tavolino, ma sia stato “semplicemente” uno strumento, perchè Dio si è servito di lui, come si sta servendo ora di papa Francesco.
Il quarto anniversario della morte di Martini sarà celebrato anche con la pubblicazione del secondo volume dell’Opera Omnia del gesuita cardinale di Milano: dal 1° settembre sarà disponibile in libreria “I Vangeli” che raccoglie le meditazioni del Cardinale sui quattro Vangeli tenute in occasione degli Esercizi Spirituali. Edito da Bompiani e curato dalla Fondazione Carlo Maria Martini, il volume dà la possibilità di apprezzare, nelle sue 1200 pagine, la complessità e la ricchezza dell’opera esegetica di Martini e segue il primo che, l’anno scorso, è stato dedicato alle Cattedre dei non credenti.