Il mondo della scuola nell’ultimo anno è stato oggetto di cambiamenti significativi che hanno messo a disposizione risorse aggiuntive, sia in termini di personale sia per l’edilizia scolastica, di cui non possiamo che essere soddisfatti.
Sta arrivando alle fasi conclusive anche il concorso che, dopo anni di inerzia, consentirà di immettere in ruolo un numero significativo di nuovi docenti che rafforzeranno la continuità didattica e l’offerta formativa globale della scuola statale.
In questo contesto positivo e promettente, non possiamo però non segnalare con preoccupazione il calo della dotazione organica per le scuole lombarde previsto dalla ripartizione elaborata recentemente dal Ministero.
La Lombardia, tra l’altro, è in controtendenza rispetto al calo nazionale degli iscritti e presenta un incremento di studenti iscritti all’anno scolastico 2016/2017 pari a 5229 unità.
Non si comprende, dunque, la ragione di un taglio di posti in organico che penalizzerebbe, di fatto, la nostra regione facendo salire il rapporto tra insegnanti e studenti da 1 a 10,1 dello scorso anno scolastico a 1 a 10,4 del prossimo, a fronte di una media nazionale che si attesta sull’1 a 10,1.
Faccio mie le preoccupazioni segnalate dalle organizzazioni sindacali territoriali e confido in un ulteriore sforzo da parte del Ministero e dei suoi uffici decentrati affinché venga evitata una penalizzazione che la scuola lombarda non merita e che rischierebbe di mettere in discussione il livello dell’offerta formativa.