Il cardinal Angelo Scola é intervenuto ieri a Calolziocorte (Lc) a proposito dei tragici fatti di questi giorni e dei morti in Puglia, a Nizza, in Turchia.
Parola che vanno al di là del formale cordoglio e invitano ciascuno a riflettere.
La tragica realtà che la cronaca ci consegna, ci domanda di metterci in gioco, di diventare consapevoli che dobbiamo costruire una nuova civiltà.
E questo avviene – ad esempio – amando in famiglia in modo diverso, educando i figli in modo nuovo, affrontando il lavoro e il problema della disoccupazione in modo solidale.Dobbiamo cambiare nel quotidiano, così da rigenerare la nostra Chiesa e da costruire vita buona nella società.
I drammatici fatti di questi giorni non basta che impressionino i nostri sentimenti: devono muovere l’intelligenza e spingerci alla carità e alla condivisione.La Parola di Dio non ? stata incatenata: Dio è il Signore amoroso della storia e vuole il bene di tutta la famiglia umana. Questa convinzione deve spingere ognuno di noi ad assumere un impegno ecclesiale e sociale diretto.
Non possiamo più essere solo clienti della chiesa o solo spettatori critici della vita sociale.
Dobbiamo essere attori per ridare corpo vitale della chiesa e sostanza alle nostre democrazie.
Dobbiamo, nella verità, realizzare le libertà, non basta conclamare a parole i valori”.