Entro metà giugno verrà discusso in Consiglio regionale il PRMT, Programma Regionale Mobilità e Trasporti.
Si tratta di un documento strategico fondamentale per definire gli interventi infrastrutturali dei prossimi due decenni in Lombardia.
Dalle ferrovie alle funivie, dalla navigazione lacuale alle metropolitane.
Anche per Milano ci sono spunti interessanti.
Il documento è molto corposo (425 pagine) e affronta a 360 gradi le tematiche della mobilità e del trasporto regionale indicando le priorità e le opere da prendere in considerazione.
Per la Città Metropolitana di Milano il PRMT prevede il prolungamento delle linee metropolitane.
La sintesi è quella che trovate qui sotto.
Sia ben chiaro: la presenza di queste indicazioni è condizione necessaria, ma non sufficiente per la realizzazione dei prolungamenti. Se non fossero indicati non si farebbero, ma il fatto di vederli inseriti non dà per scontata la realizzazione. Lo si evince anche dalla tabella seguente che evidenzia i costi e i finanziamenti disponibili al momento.
Il PRMT fornisce un ulteriore elemento per la rete delle metropolitane milanesi.
Come scenario possibile si evocano ulteriori possibili prolungamenti:
– prolungamento M1 da Bisceglie a Baggio;
– prolungamento M2 da Assago a Rozzano o in alternativa da Assago a Binasco;
– prolungamento M2 da Gessate a Trezzo sull’Adda;
– prolungamento M3 da Comasina a Cormano/Paderno Dugnano;
– prolungamento M3 da San Donato a Peschiera Borromeo/Paullo;
– prolungamento M4 da San Cristoforo a Corsico/Buccinasco;
– prolungamento M4 da Linate a Segrate/Pioltello;
– prolungamento M5 da Bignami a Monza Bettola;
– prolungamento M5 da Monza Bettola a Monza Parco;
– prolungamento M5 da San Siro Stadio a Settimo Milanese
Si parla anche di una possibile M6 da Molino Dorino verso il sud della città.
Come definirli?
Sogni?
Forse.
E non è neppure detto che si vada proprio in questa direzione, visto che il PUMS (Piano Urbano di Mobilità sostenibile) di Milano ha messo un annetto fa nero su bianco che anche i soli prolungamenti della MM2 a Vimercate e della MM3 a Paullo non sarebbero convenienti dal punto di vista gestionale.
Il dibattito è aperto e, una volta tanto, la politica non si limita a pensare a quello che accadrà domattina.