Affrontare il tema delle dipendenze attraverso il cinema.
Lo ha fatto il progetto “6bamba?”, coordinato da Liberi Svincoli, un realtà brianzola attiva nel campo dei progetti educativi e di formazione nel sociale.
Il risultato è un bel cortometraggio dal titolo “Sottacqua” realizzato assieme agli studenti di due istitituti monzesi e agli ospiti della comunità Solaris di Triuggio.
Tutto, dal soggetto alla sceneggiatura, dalle riprese alla locandina e al montaggio, è stato realizzato con il pieno coinvolgimento dei giovani coordinati dalla paziente professionalità di Cristina Maurelli e Carlo Concina.
Un modo per trattare argomenti delicati come la droga e le dipendenze più in generale in modo diretto ed efficace, utilizzando la tecnica narrativa del cinema e puntando su un forte impatto emotivo.
Narrazione ed emozioni, due componenti del nostro relazionarsi con gli altri che troppo spesso trascuriamo e non curiamo a sufficienza nell’illusione che la velocità garantita da social network e altri strumenti di comunicazione possa risolvere qualsiasi problema ed esaurire la nostra necessità di comunicare con gli altri.
“Sottacqua”, presentato venerdì scorso in anteprima al Binario 7 di Monza, è la dimostrazione di come un lavoro condiviso possa stimolare la creatività e garantire un risultato di grande qualità e forte impatto comunicativo. Il metodo utilizzato credo sia vincente e apra interessanti possibilità di lavoro nelle scuole e in altre realtà sociali.
Non basta conoscere la teoria e le tecniche, serve provare, in modo serio e professionale, a realizzare.
In questo modo anche temi delicati e difficili da trattare come il rischio delle dipendenze possono essere approfonditi e comunicati attraverso l’azione diretta degli stessi giovani.
Il risultato è davvero interessante.
“Sottacqua” verrà proposto nelle scuole di Monza e Brianza che hanno aderito al progetto e credo potrà essere davvero utile per suscitare attenzione e nuova consapevolezza sui rischi legati a un troppo disinvolto rapporto con le dipendenze da sostanze e gioco.
Il progetto è stato reso possibile dal sostegno di Fondazione Comunitaria di Monza e Brianza, della BCC della Valle del Lambro del CSV e dell’ASST della Brianza.
Mi auguro possa fare da apripista a un nuovo modo di promuovere l’utilizzo sociale ed educativo delle arti visive in collaborazione tra scuole e mondo delle professioni.