Ricordate la vicenda delle mense scolastiche di Corsico che tenne banco sui media locali un paio di mesi fa?
Tutto risolto?
Non proprio.
Domani scade il periodo di moratoria stabilito dal comune e gli istituti comprensivi della città avranno l’obbligo di negare il pasto a un’ottantina di bambini che non risultano ancora in regola con i pagamenti.
Il sindaco Errante pare non voler sentire ragioni: si tratta di una questione di legalità e giustizia e chi non paga si porterà i panini da casa.
La conseguenza diretta è che da domani i dirigenti dovranno gestire la divisione degli studenti tra coloro che potranno usufruire della mensa e quelli che saranno confinati in una zona a consumo libero del pasto che eventualmente si saranno portati da casa.
Domani pomeriggio risulta in programma un incontro con i rappresentanti dell’Ufficio scolastico regionale per tentare di avere delle indicazioni univoche anche da chi ha la responsabilità dell’organizzazione dei servizi scolastici sul territorio.
Il rischio è che, a seconda dei comuni, ci si trovi di fronte a modi diversi e potenzialmente contrastanti di gestire una questione che ha risvolti educativi come il servizio della mensa scolastica.
Risolvere tutto con la “libertà di panino” mi pare superficiale e non degno di un ambiente educativo come la scuola. Lo smantellamento del valore del momento della mensa scolastica non mi pare un obiettivo sensato da perseguire. Se è pur vero che può essere considerato un servizio a domanda individuale, credo debba essere anche considerato come un elemento importante dell’offerta formativa che non andrebbe parcellizzata o destrutturata solo sulla base delle possibilità economiche delle famiglie.
Recuperare le quote dei morosi “colpevoli” è sacrosanto, penalizzare i più fragili lo è molto meno.
Speriamo che a Corsico non si debba assistere a una nuova strumentalizzazione che scarica sulle spalle dei bambini una malcelata voglia di visibilità e di formalistica affermazione di legalità.
Buonasera,penso che il pagamento,sia d’obbligo,poi potremmo discutere del servizio e dei pasti somministrati,ma ci vorrebbero giornate. Se la legge è uguale per tutti,la somma è dovuta,purtroppo siamo il paese dei furbi,ed è ora che qualcuno inizi a cambiarlo. Grazie. Bruno.