Il Ministero della Salute, come avrete letto, ha inviato propri ispettori nei quattro ospedali dove, tra Natale e Capodanno sono morte altrettante partorienti con i loro bimbi.
Uno di questi ospedali è lombardo: Spedali civili di Brescia.
Gli ispettori, a quanto si apprende, hanno riscontrato criticità in tre strutture, “salvando” solo il Sant’Anna di Torino. Precise gli addebiti per gli Spedali Civili.
Ora Maroni dirà che è solo un tentativo romano di gettare discredito sulle sanità regionali e, in particolare, su quella lombarda, ma è necessario che arrivino risposte chiare agli addebiti degli ispettori. La qualità della sanità lombarda viene spesso utilizzata come una sorta di postulato indiscutibile, ma non possiamo pensare che sia un dato garantito e consolidato comunque e per sempre.
“La Repubblica” anticipa oggi alcuni stralci delle relazioni degli ispettori.
Vi riporto quelli che riguardano nello specifico Brescia.
Visto che si tratta di uno dei punti nascita più importanti della regione, è bene che l’assessore alla sanità Maroni non tardi a fare tutte le verifiche del caso e a fornire tutti i chiarimenti necessari.
E speriamo che la strategia scelta non sia solo e sempre quella di attaccare il centralismo romano o di dire che in altre parte d’Italia le cose vanno peggio.