Storia parallela di due giovani musei lombardi con un comun denominatore: la distrazione di Regione Lombardia. Cremona e Cinisello Balsamo le sedi, violino e fotografia le discipline per due realtà espositive con un presente e un futuro molto diverso che hanno provato a bussare alle porte della regione, ma…
Ma, per il momento, non c’è stata alcuna risposta, al di là dei complimenti per quanto fatto in questi anni.
Partiamo da Cremona.
Il Museo del violino viene inaugurato nel settembre del 2013 e rappresenta un unicum a livello mondiale. Custodisce veri e propri capolavori della liuteria cremonese e offre un percorso espositivo interattivo e multilivello che conduce allo “scrigno”, il cuore del museo, dove sono custoditi gli strumenti più preziosi.
Nella sede di Palazzo dell’Arte è presente anche un Auditorium che ospita concerti e audizioni ed è stato costruito completamente in legno per poter garantire un livello acustico di primissimo livello.
In poco più di due anni il museo si è guadagnato un posto di assoluto rilievo nel panorama internazionale. Tra i soci fondatori, guidati dal Comune di Cremona, figurano la Fondazione Arvedi Bruschini, la Fondazione Stauffer, la Banca Popolare di Cremona e l’Associazione Industriali di Cremona. Non c’è Regione Lombardia che potrebbe però essere tra i soci sostenitori, ma anche qui non la troviamo. Salvo poi farsi bella con il museo considerato un fiore all’occhiello delle eccellenze lombarde.
Il museo, dopo i primi due anni di vita, funziona e incrementa costantemente i propri visitatori, ma può rimanere tutto sulle spalle istituzionali del Comune di Cremona?
Arriviamo a Cinisello Balsamo.
Il Museo della Fotografia Contemporanea (MUFUCO) è attivo dal 2004 nella sede di Villa Ghirlanda, è l’unico museo pubblico in Italia dedicato alla fotografia ed opera nel campo della conservazione, catalogazione, studio e divulgazione della fotografia. In dieci anni il museo si è guadagnato un ruolo nel contesto nazionale e internazionale. La Fondazione Museo Fotografia Contemporanea è costituita da Provincia di Milano e Comune di Cinisello Balsamo. Regione Lombardia e Ministero per i Beni e le Attività Culturali hanno collaborato alla realizzazione del Museo nella fase di avvio del progetto nel 1998. Ora, con la trasformazione della Provincia in Città Metropolitana e la revoca delle competenze sulla cultura a quest’ultima, il museo rischia di non avere più soldi, nè un quadro istituzionale in cui sopravvivere. Il Ministero ha contribuito con 200.000 euro per il 2015 e Regione Lombardia?
Due storie molto diverse, ma parallele.
Due destini divergenti, perché il Museo del Violino è in crescita, mentre quello della Fotografia rischia di chiudere.
In comune, per il momento, c’è solo la latitanza di Regione Lombardia.
Eppure sono due realtà che non possono far altro che bene non solo all’immagine, ma anche alla qualità culturale della nostra regione.