Ci sta a cuore la società civile con l’impegno a essere buoni cittadini proprio perché cristiani. Ci sta a cuore l’altro, e la condivisione lenisce anche le ferite più dure. Ci sta a cuore la Chiesa, con la sua missione evangelizzatrice rivolta a tutti, con la sua passione per il bene, da qualunque parte provenga. Ci stiamo verificando in modo profondo e radicale, perché rimanere fedeli a una missione significa essere disposti a cambiare, a ripensarsi. Non trascuriamo la tradizione e ci sentiamo pieni di gratitudine per chi ci ha preceduto e ancora ci insegna. Avvertiamo tuttavia forte e urgente la responsabilità di incamminarci su strade nuove.
Sono le parole con cui la presidente diocesana dell’Azione Cattolica racconta, attraverso una declinazione dello slogan “Mettiamoci in gioco”, il senso dell’odierna Giornata dell’adesione all’Azione Cattolica. È un bel modo per essere cittadini attenti e responsabili in un tempo in cui il rischio di perdere fiducia e valori comuni è sempre in agguato.
Un’attenzione agli altri, soprattutto i più deboli, che si pone in grande sintonia con il Giubileo della Misericordia che proprio oggi papa Francesco ha inaugurato attraversando con il papa emerito Benedetto la Porta Santa.
Credo di essere una buona cittadina e non perchè sono “cristiana” ma perchè essere buoni verso gli
altri,prodigarsi per quel che si può ,nasce spontaneo dal cuore. Se non si ha questa sensibilità non c’è
religione che ci può salvare. “METTIAMOCI IN GIOCO” MA COSA POSSIAMO FARE ? la nostra generazione
ha fatto il suo tempo ed essendo considerati “terza o quarta età” ti posso dire che si stava bene quando
si pensava che stessimo male. C’ era più solidarietà fra le persone (non quella che invoca con passione
il Don ) ma vera amicizia con il vicinato …….oggi nei condominii ogni appartamento è un isola a sè – non
bussi a nessuna porta e nessuno bussa alla tua se non fosse per il veloce saluto nell’ascensore……..
“Mettiamoci in gioco” date voce ai giovani che sono il nostro “continuo” grazie Marisa