Festa patronale a Milano con consegna delle civiche benemerenze, note come Ambrogini.
Ultima cerimonia ufficiale di Sant’Ambrogio per il sindaco Pisapia che, dopo aver salutato in apertura il neo prefetto Marangoni (graditissimo ritorno a Milano dopo che fu questore), ha voluto ringraziare la città per quanto ha saputo fare con Expo e non solo. Una Milano, secondo Pisapia, letteralmente rinata all’insegna di una capacità di includere e innovare.
Le stesse civiche benemerenze, correttamente quasi dimezzate rispetto agli anni precedenti (personalmente le ridurrei ancora e di molto), hanno offerto un’idea della ricchezza sociale, scientifica, culturale e commerciale di Milano.
Si è partiti con le medaglie d’oro alla memoria, andate a Dino Abbascià, storico esponente del commercio milanese con la sua azienda di distribuzione di frutta e verdura costruita da nulla e diventata un vero e proprio riferimento per la qualità milanese, e a Italo Siena, medico, fondatore del Naga, associazione che garantisce cure agli stranieri, anche irregolari.
Gli attestati hanno consentito di spaziare in campi molto diversi. L’assistenza, con diverse realtà di attenzione a malati e bisognosi, la cultura, con teatri e realtà impegnate nell’animazione della città, il sociale, la sanità, il commercio, con alcune storiche realtà cittadine, fino alle forze dell’ordine e ai volontari di Expo.
Quindici le medaglie d’oro che vi elenco:
Annamaria Bernardini De Pace – avvocato attiva sulle tematiche dei diritti familiari
Romano Bignozzi, capocantiere di Expo (con lui premiati idealmente tutti i lavoratori)
Roberto Bolle, Etoile della Scala di Milano
Giacomo Bulleri, ristoratore (gestisce il ristorante del Museo del Novecento)
Maddalena Capalbi, coordinatrice del laboratorio di scrittura creativa del carcere di Bollate
Giancarlo Comi, neurologo del San Raffaele
Domenico De Lillo, campione di ciclismo
Carlo Di Napoli e Riccardo Magagnin, i due ferrovieri feriti a Villapizzone
Massimo Fini, giornalista e scrittore
Alessandro Giuliano, capo della Squadra Mobile
Giorgio Lambertenghi Deliliers, ematologo del Policlinico
Mina Mazzini, cantante
Silvia Polleri, della cooperativa di catering del carcere di Bollate, dove gestisce anche il ristorante “UnGalera”
don Giuliano Savina, parroco di Greco, dove sorge il Refettorio Ambrosiano
Claudia Sorlini, presidente del Comitato Scientifico di Expo
Vi riproduco qui di seguito le motivazioni che hanno accompagnato la consegna della benemerenza ad alcune persone e realtà che ho avuto modo di conoscere ed apprezzare. Senza nulla togliere agli altri.
Non sapevo cosa fossero le “benemerenze” finchè , anche nella nostra Carugate, quest’ anno è stata
a quanto pare ripristinata questa riconoscenza in tutti i campi che io trovo giusta per tutte le persone
che si sono disitnte in qualsiasi campo meglio se sono ancora in vita.
Ho letto l’elenco da te fatto e naturalmente molti,anzi quasi tutti, mi sono sconosciuti ma………..leggendo
il nome di Mina Mazzini mi viene la curiosità di sapere se si è presentata. …… visto che per noi è un MITO
ma snobba un rientro nel nostro paese che le ha dato i natali e il successo
ciao Fabio