Miracolo! Ricompaiono i soldi per le materne paritarie

2 Dicembre 2015 di fabio pizzul

eco paritarie 2 dic 15Sui quotidiani locali oggi in edicola (vedete qui la prima pagina dell’Eco di Bergamo) i consiglieri di maggioranza annunciano trionfanti che non ci saranno tagli per le scuole paritarie dell’infanzia. Una vittoria dei territori, dichiarano, oltre che un segno di sensibilità da parte della Giunta.
Non capisco qualcosa.

Non più tardi di un paio di settimane fa la Giunta ha approvato la Legge di Stabilità e il Bilancio di previsione per il 2016 consegnandolo alle commissioni perché lo esaminassero.
Nei documenti pervenuti compare un taglio del 50% dei contributi alle materne paritarie: da 8 milioni si passa a 4 milioni.
La scelta politica di Maroni mi pare chiara: i contributi alle materne paritarie sono tra le voci di bilancio che si possono tagliare.
Oggi leggo dichiarazioni dei consiglieri di maggioranza che esultano perché i tagli non ci saranno. Si aggrega a loro anche l’assessore al Bilancio Garavaglia che riafferma l’importanza delle paritarie e il fatto che non si possono operare tagli. Ma, allora, chi ha approvato il Bilancio di previsione? Hanno fatto tutto all’insaputa dell’assessore alla partita?
Ma forse siamo solo di fronte a un’abile manovra comunicativa: di mezzo la cifra in bilancio, faccio partire le proteste territoriali e poi… Dimostro grande sensibilità e reintegro i fondi accogliendo le richieste di coloro che mi stanno interpellando.
Ma che cosa pensa davvero Maroni di questa vicenda?
Stando agli atti ufficiali dovrei concludere che la scelta della Giunta era quella di dimezzare il contributo alle materne paritarie. Ora la maggioranza tenta di vendere quanto accaduto come un segnale di grande attenzione alle scuole stesse.
Qualcosa non mi quadra.
Per carità, ottima cosa che il contributo venga reintegrato (è quello che chiedevamo anche noi della minoranza), ma questo modo di procedere mi pare davvero fastidioso.

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