Un evento che ha riportato Expo al suo senso più pieno: la condivisione del cibo e l’attenzione a chi non ne ha. Fortemente voluto da Caritas e diocesi di Milano, il pranzo dei popoli ha letteralmente occupato quest’oggi l’area di Cascina Triulza che ben tre turni di pranzo che hanno coinvolto gli ospiti delle mense per i poveri della diocesi e molti visitatori di Expo.
Menù sobrio con cous cous, cubetti di grana, una mela e due snack dolci, oltre a una bottiglietta d’acqua naturale.
Tra grandi tendoni hanno ospitato i commensali serviti dai volontari provenienti da diverse Caritas parrocchiali ambrosiane.
Ha partecipato al pranzo anche un gruppo di persone proveniente da diversi comuni del nord ovest milanese che hanno dato vita a una marcia della pace verso Expo.
L’iniziativa è stata organizzata in ideale collegamento con Assisi, dove le diocesi lombarde hanno celebrato il patrono d’Italia Francesco offrendo l’olio per la lampada votiva della Basilica.
Una bella giornata che ha richiamato alla necessità di recuperare e rilanciare il tema del cibo secondo la logica della condivisione.
Il dopo Expo si gioca sul destino delle aree, ma anche sulla capacità di non abbandonare l’attenzione al cibo e alla sua corretta distribuzione. Credo che oggi Cascina Triulza abbia vissuto un momento simbolicamente importante che può dire molto anche sul suo futuro di punto di riferimento per il mondo del sociale e del terzo settore. E la “mensa dei popoli” potrebbe diventare un appuntamento fisso anche per il futuro.
Diario di Expo del 4 ottobre – Dalla “mensa dei popoli” un’indicazione per il dopo Expo
4 Ottobre 2015 di fabio pizzul
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