Dibattito surreale in Consiglio regionale su quella che doveva essere la nuova legge sul turismo in regione.
Dopo sei mesi e passa di costruttivo confronto in commissione su come sostenere e incentivare il turismo in Lombardia, la Lega ha scelto di inserire nella legge un emendamento che prevede la penalizzazione degli albergatori che accolgano profughi in regione.
Inizialmente i leghisti avevano proposto di rvocare la licenza agli albergatori in questione, poi, con la goffa e imbarazzata mediazione di NCD, si è passati alla “sola” esclusione dai contributi regionali.
Un capolavoro di scarso rispetto istituzionale che conferma come, pur di affermare proprie battaglie ideologiche, si sia disposti a mandare a monte il lavoro fatto durante mesi di confronto in commissione.
Qui di seguito l’emendamento incriminato (è storto, ma questa sua collocazione è metafora del suo senso istituzionale)
La maggioranza continua a ripetere che quella di cui si sta discutendo è una legge sul turismo, ma allora, perchè iserire un emendamento di questo tipo che con il turismo non ha nulla a che fare e intende solo ostacolare i tentativi di dare risposte di civiltá per la sistemazione temporanea di persone che sono arrivate nei nostri territori per fuggire da violenze o povertá. In attesa di capire se hanno diritto o meno di restare nel nostro Paese, è logico trovar loro una sistemazione che possa creare meno problemi possibili alla societá o vogliamo penalizzare chi si mette a disposizione per questo?
È ora di finirla con le strumentalizzazioni che non fanno altro che ostacolare il lavoro e gettare cattiva luce sull’istituzione lombarda.
Siamo di fronte a una sconfitta multipla:
– della Lega, perchè la volontá di dire stop all’accoglienza è stata depotenziata (ma ahimè non evitata)
– di NCD, perchè continua ad arrampicarsi sui vetri per mitigare le contraddizioni di far parte di una maggioranza che contraddice molti dei primcipi a cui dice di ispirarsi
– del sistema turistico lombardo, perchè una buona legge è stata infangata da una trovata propagandistica (che non era mecessario mettere in una legge, bastava una delibera di Giunta per stabilire i criteri dei bandi)
– dell’istituzione regionale perchè dimostra di non saper promuovere un regionalismo serio e non di propaganda
– del PD perchè non ha potuto votare una legge che ha molto contribuito a costruire
– di Maroni, perchè deve continuare a pagare dazio a Salvini e non riesce ad essere davvero il presidente della Lombardia
Una brutta pagina per il Consiglio regionale che, mentre scrivo, continua in un dibattito surreale.
Codesto intervento è senza dubbio interessante, nello stesso modo in cui tutto il il sito (http://www.fabiopizzul.it) generalmente.
Sono un assiduo fan, continuate così.
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