Oggi ho dedicato ka giornata a una visita ad Expo con la famiglia, tarando le esigenze sul più piccolo della compagnia, nove anni.
Bella giornata, temperatura ideale, grande afflusso di visitatori, ma non ai livelli dell’ultimo week-end.
Mi permetto di offrire alcuni consigli:
– chi può, eviti l’ingresso di Triulza, il più comodo per il Metro e il Passante, ma sicuramente il più intasato. Chi entra da lì ha la garanzia di cominciare la giornata con una coda, magari non lunghissima, ma non certo piacevole.
– per i bambini obbligatoria una visita al Children Park dove non c’è praticamente mai coda e ci sono 8 postazioni di gioco con bravi animatori per affrontare i diversi temi del cibo e dell’uso consapevole delle risorse; mettete in conto una mezzoretta di percorso.
– interessante anche il playground gestito dal CONI, vicino al padiglione della Gran Bretagna; qui però, tra attesa (non lunga) e percorso (da fare necessariamente in gruppo) bisogna calcolare almeno un’ora.
– poco frequentato, ma secondo me, molto bello per i bambini, è il FoodLab di Confindustria lungo il braccio meridionale del Cardo (di fronte a Coldiretti); qui ci sono giochi interattivi di vario genere molto adatti ai più piccoli.
– molto adatto ai più giovani anche il padiglione dell’Unione Europea con una bella storia a misura di bambini per rappresentare i vantaggi dell’Europa e alcune attività nell’ultima parte del percorso.
– da prendere in considerazione anche la visita allo spazio di Save the Children (all’inizio ovest del Decumano, dalle parti di Belgio e Uruguay); qui i bravi volontari accompagnano i bambini in un viaggio nelle povertà del mondo facendoli immedesimare nella vita di loro coetanei meno fortunati. Credo sia una mezzoretta ben impiegata.
Ci potrebbe essere molto altro, ma mi fermo qui per dire come è possibile passare una giornata ad Expo senza sottoporsi alle lunghe code dei padiglioni più gettonati e proponendo esperienze che possono essere apprezzate dai bambini.