Renzi e il futuro del Paese. Solo retorica o una prospettiva da condividere?

7 Settembre 2015 di fabio pizzul

A me Renzi è ieri a Milano è piaciuto.
Il suo intervento di chiusura della Festa nazionale dell’Unità ha toccato i principali temi dell’attualità politica italiana e ha ribadito con forza che il PD non ha intenzione di nascondersi: l’Italia non può permettersi di segnare il passo o di pensare che le cose debbano andare avanti per inerzia.

Renzi ha puntato molto sulla necessità che il partito si ritrovi unito di fronte alle sfide del cambiamento: solo retorica?
Penso di no e personalmente mi sono sentito in sintonia con il suo linguaggio e le sue idee, pur nel contesto di un discorso che ha scontato in più passaggi una grande enfasi retorica.
Si può dire tutto, ma non che Renzi non sia un abile e istrionico comunicatore.
Basta questo per governare?
No di certo, ma ne suo intervento mi pare che ci fossero anche contenuti e prospettive coerenti con la tradizione della sinistra.
Rubo un arguto commento dell’amico (spero di poterlo definire cosí) Giuseppe Adamoli.

“Sul “partito della nazione”, la mia posizione è chiara, mi va benissimo che si voglia gettare le reti in ogni lembo di mare per raccogliere più pesci che sia possibile, ma l’esca deve avere il sapore netto e inconfondibile del centrosinistra.
Nel discorso di Renzi questo sapore non è mancato. Verso l’Europa da risvegliare; verso la coesione sociale; verso i diritti civili mai separati dai doveri civili; verso la salvezza delle vite umane nel Mediterraneo”.

Qui di seguito il video del discorso di Renzi

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