Mi giunge una segnalazione da Laveno Mombello e dall’amica Letizia Antonello.
Visto che mancano ormai pochi minuti alla chiusura della campagna elettorale, mi permetto di rilanciarla.
In bocca al lupo a tutti i candidati. Soprattutto del PD, consentitemelo!
Carissime, Carissimi,
vi rubo qualche minuto per raccontarvi una storia successa poche ore fa.
Come molti di voi sapranno, alle 18.00 era previsto l’incontro conclusivo della campagna elettorale per le amministrative della lista Centrosinistra e lista per Laveno Mombello e Cerro presso il bar Alkolikò a Laveno.
L’incontro si stava svolgendo in maniera molto tranquilla in un clima cordiale alla presenza dei candidati e di alcuni cittadini che hanno voluto essere presenti.
Non c’era alcun motivo, dunque, per pensare che la serata potesse essere disturbata o interrotta.
Eppure è successo.
Perché a un certo punto nel locale sono arrivati due finanzieri. E non per controllare gli scontrini o le fatture. No.
Dopo i primi momenti di stupore da parte di tutti, i due finanzieri hanno spiegato che erano lì per acquisire copia dell’ultimo numero del giornale Cunta Su stampato in data 12 maggio.
Alla mia richiesta di charimenti, dato il mio ruolo di direttore responsabile, mi è stato risposto che, udite bene, la signora Graziella Giacon, sindaco di Laveno Mombello, aveva depositato denuncia presso il comando della Guardia di Finanza di Luino per presunta violazione della par condicio da parte del Cunta Su.
Non entro nel merito delle accuse, che ritengo comunque pretestuose.
Lascio a voi eventuali considerazioni sul luogo e sul momento scelto per procedere all’acquisizione della copia del giornale.
Mi preme solo rendere noti i metodi intimidatori di questa amministrazione e, in questo caso particolare, dell’attuale sindaco.
Non è la prima volta che veniamo minacciati per le opinioni che manifestiamo.
Non è la prima volta che veniamo denunciati per le critiche che abbiamo osare fare all’operato di questa amministrazione.
Esprimere le proprie opinioni a Laveno Mombello è ormai un “mestiere pericoloso”.
Vi racconto questa storia perché ne siate a conoscenza e sappiate che genere di persone hanno amministrato Laveno Mombello in questi cinque anni.
In amicizia
Letizia Antonello