Tra le righe vi avevo già manifestato qualche riserva riguardo l’allestimento dello spazio di Regione Lombardia ad Expo. Posizione strategica, all’incrocio tra Cardo e Decumano, metratura ridotta e…
Per il resto, vi lascio alla lettura di un articolo comparso oggi sul Sole24Ore.
Ma che cosa si può vedere nello spazio incriminato?
All’ingresso, due ologrammi (comunque d’impatto) propongono Virginio e Teodolinda che portano per mano in una veloce carrellata sulla storia lombarda.
Nello spazio successivo, tre postazioni multimediali garantiscono la visione di alcuni filmati sulle zone viniscole lombarde e su altri siti di interesse.
A disposizione dei visitatori, per un suggestivo e ipertecnologico tour di Lombardia, occhialoni virtuali, se non ho capito male, di fabbricazione Samsung.
Come possiamo definirlo? Forse una sorta di corner promozionale per far conoscere il vero padiglione Lombardia, ovvero l’intero territorio regionale che i visitatori possono raggiungere dopo aver visitato Expo.
Al piano superiore una sala, ancora in allestimento, per incontri riservati e istituzionali.
L’articolo, come avrete letto, quantifica la spesa in 2,5 milioni di euro. Dei bei soldini, anche se effettivamente gli altri padiglioni (peraltro di ben altre dimensioni e impatto) sono costati molto di più.
Mi permetto una domanda.
Perchè non si è fatto il tentativo di proporre un percorso più aderente al tema vero di Expo?
Sarebbe stata l’occasione per promuovere l’eccellenza lombarda nella filiera agroalimentare.
E faccio due esempi, solo per citare le prime due cose che mi vengono in mente:
– il Parco tecnologico Padano qui il sito, una vera e propria punta di diamante per la ricerca agro-alimentare
– la Fondazione Minoprio http://www.fondazioneminoprio.it/index.php?lang=it, un centro di ricerca sulle coltivazioni autoctone e la biodiversità
Per non parlare delle attività di ERSAF http://www.ersaf.lombardia.it/servizi/notizie/notizie_homepage.aspx, che, se comunicate in modo adeguato e spettacolare, avrebbero potuto non avere nulla da invidiare a percorsi di altri stati.
Mi rendo conto che è semplice criticare a cose fatte, ma l’impressione di essere di fronte a un atteggiamento quanto meno superficiale è molto netta.
Mi auguro di poter essere smentito dalla gestione dello spazio lombardo ad Expo che, a quanto pare, dovrebbe decollare con la festa di Lombardia del 29 maggio.
Attendiamo fiduciosi.