Le spese “pazze” arrivano a giudizio

28 Aprile 2015 di fabio pizzul

Sono stati rinviati a giudizio 56 ex consiglieri lombardi accusati a vario titolo di peculato e truffa per le presunte spese «allegre» con i rimborsi regionali. Tre sono stati giá condannati, avendo scelto il rito abbreviato, a pene tra i 18 e i 24 mesi. Tre prosciolti e un assolto. Il processo per i 56 inizierà il primo luglio.
Prendo atto delle decisioni e manifesto la mia solidarietá a Spreafico, Costanzo e Gaffuri.

Tra gli altri, compariranno davanti ai giudici gli ex assessori della giunta Formigoni Romano Colozzi, Massimo Buscemi e Giulio Boscagli, l’ex presidente del consiglio regionale Davide Boni e l’ex consigliere Stefano Galli (entrambi in quota al Carroccio). Per le opposizioni sono stati rinviati a giudizio, per il fatto di essere stati capigruppo e dunque responsabili delle spese dell’intero gruppo, Chiara Cremonesi (SeL), Luca Gaffuri (Pd) ed Elisabetta Fatuzzo (Pensionati).
Condannati con il rito abbreviato a due anni di reclusione Carlo Spreafico (Pd) e Alberto Bonetti Baroggi (Pdl) e a un anno e mezzo di carcere Angelo Costanzo (Pd). Assolti invece Guido Galperti, attuale deputato del Partito Democratico, e gli ex assessori Gianni Rossoni e Mario Scotti e l’ex capogruppo del Pd Carlo Porcari.

Fin qui le decisioni del giudice.
Tenendo fede alla consuetudine per la quale le sentenze si accolgono e non si commentano, mi limito, come detto, a manifestare tutta la mia solidarietá ad Angelo Costanzo e Carlo Spreafico di cui personalmente non metto in dubbio la buona fede nell’aver utilizzato i fondi a disposizione del gruppo per attivitá istituzionali. La magistratura ha considerato irregolari le spese da loro effettuate, stabilendo addirittura una rilevanza penale del loro comportamento. In altre regioni il trattamento è stato diverso, portando all’assoluzione consiglieri cui venivano contestate spese a mio giudizio più “allegre”. Prendo atto anche della rilevanza delle pene che comunque mi fanno davvero impressione, se si pensa che, ad esempio, all’ex consigliere Costanzo vengono contestate spese irregolari per 1600 €.
Per quanto riguarda Luca Gaffuri, sono convinto che potrá dimostrare la correttezza del suo comportamento e spero che il fatto di esser stato capogruppo non lo esponga a una condanna automatica fondata sul fatto che non avrebbe dovuto autorizzare spese ritenute poi irregolari.

Un commento su “Le spese “pazze” arrivano a giudizio

  1. galliani marzio

    bisogna dare il valore ai soldi cè gente che si spacca la schiena per guadagnarli e cè gente che vive con una pensione minima di 500 euro…..dato che avete già molta fortuna e privilegi…perchè alcuni si approfittano forse perchè nessuno controlla il controllore…o semplicemente per pochissima eticità….non è mio il giudizio …ma qualcuno giudicherà…

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