I giornali sono pieni di commenti sulle oltre 900 vittime del Mediterraneo in una tragedia, purtroppo, più che annunciata.
L’ennesimo barcone preparato da trafficanti di uomini, sempre più assetati di guadagno e con sempre meno scrupoli, si è trasformato in una terribile fabbrica di morte.
Ora l’Europa piange, ma saranno ancora lacrime di coccodrillo, destinate a svanire senza lasciare traccia nel volgere di qualche ora?
Ripropongo un editoriale firmato da Paolo Lambruschi qualche giorno fa sulle pagine di Avvenire.
Ha il sapore di una facile quanto tragica profezia.
Deve farci riflettere.
La strage del Mediterraneo: considerazioni amare
20 Aprile 2015 di fabio pizzul
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