“Oggi e’ un giorno di festa per Milano: il sogno arancione e’ diventato un incubo per i milanesi, la citta’ è nelle mani di clandestini, abusivi, centri sociali e della criminalita’ predatoria”. Cosí il Vice-Presidente del Consiglio Comunale di Milano e Capogruppo di Fdi-An in Regione, Riccardo De Corato, ha commentato l’annuncio di Pisapia di non ricandidarsi per un secondo mandato.
Che coraggio!
Io preferisco ringraziare Pisapia per il coraggio dimostrato e per aver risvegliato a Milano uno spirito aperto e solidale che le amministrazioni passate avevano sepolto sotto tonnellate di individualismo e consumismo.
Mi pare che l’unico incubo, in questo momento, sia quello del centro destra che è alle prese con un cammino tutto in salita per individuare i contorni di una coalizione ora a pezzi e i possibili candidati che aleggiano come fantasmi. Da parte mia sono grato a Pisapia per il coraggio con cui ha affrontato anni delicati per Milano e sono convinto che negli ultimi mesi di legislatura saprà, con la spinta di Expo, continuare nella sua azione di cambiamento che consegnerá al suo erede di centro sinistra una cittá piú europea, moderna e solidale.
De Corato Sostiene che ‘la decisione di Pisapia di non ricandidarsi a Milano il prossimo anno segna il fallimento politico suo, della sua coalizione e dell’azione di governo di questa maggioranza’. “Il Centrodestra, dal canto suo, deve agire con convinzione e umilta’ – esorta De Corato -. E’ necessario convocare gli stati generali della nostra coalizione e ripartire dalla gente, dai programmi, dalle opere che ci hanno portato a governare Milano per 14 anni”. Secondo l’esponente Fdi-An infatti ‘i grandi progetti, da Expo alle opere di Garibaldi-Repubblica, dalla citta’ della moda alla ricostruzione del teatro alla Scala e degli Arcimboldi sono opera delle Amministrazioni guidate da Albertini e Moratti’.
A parte che la cittá della moda nessuno l’ha vista e che l’operazione Arcimboldi si è conclusa (e sta proseguendo) tutt’altro che in modo brillante, le opere di Garibaldi Repubblica hanno sí trasformato Milano, ma l’hanno anche consegnata nelle mani dei magnati del Golfo. Francamente penso possiamo augurarci per Milano un futuro diverso che questa amministrazione ha cominciato a costruire. Indietro non si torna!
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