A quanto pare, Lega e Forza Italia andranno a braccetto alle prossime elezioni regionali di Veneto, Liguria e Toscana, magari anche in Campania, Marche, Umbria e Puglia.
Condizione necessaria posta da Salvini è che non ci sia la minima ombra di accordo con il Nuovo Centro Destra, reo di aver scelto in tutta libertà di appoggiare Renzi che, a livello nazionale, sostiene Salvini, “si sta fregando i soldi per strade, scuole e ospedali veneti”.
Fin qui quello che s’è capito del patto siglato nella cena di ieri ad Arcore (che penso sia stata molto meno sontuosa di altre famose cene in quel luogo).
Salvini si è affrettato a però a precisare che nei comuni e nelle regioni dove la Lega sta governando con NCD nulla cambierà per coerenza con quanto promesso agli elettori.
Una bella politica dei due forni, non c’è che dire.
Reggerà?
Conoscendo Salvini, direi di sì.
Ma NCD subirà senza colpo ferire questo essere trattata alla stregua di uno zerbino?
Credo che Maroni avrà un bel daffare per rattoppare le falle che rischiano di aprirsi nella sua compagine di maggioranza. Sempre che, nella strategia del leader del Carroccio, non sia compreso anche il logoramento di un presidente lombardo che non pare rispondere alle sue attese.