Lo sport ormai da anni è entrato nelle carceri lombarde e rappresenta un interessante occasione per garantire ai detenuti momenti di svago e percorsi di socializzazione che ben si collocano all’interno del loro percorso carcerario. Non è semplice però coinvolgere e accompagnare persone che si vedono private della propria libertà e hanno spesso problemi di relazione con gli altri. Oltre alle discipline più praticate, come calcio e attrezzistica, si affacciano anche altri sport, come il volley o il rugby.
Tra i progetti futuribili, si comincia anche a parlare di bocce nelle carceri. L’idea è quella di utilizzare le bocce come modalità per sviluppare le abilità fisiche e psicologiche dei detenuti, la loro capacità di rispettare le regole e di collaborare con gli altri.
La Federazione Bocce ha già progettato dei campi mobili realizzati in materiale ad incastro che potrebbero essere anche realizzati nei laboratori di falegnameria già presenti in alcune carceri. Ci sarebbero poi, in una prima fase, attività dimostrative per detenuti e volontari accompagnate poi da corsi di formazione specifici per volontari e operatori.
L’idea mi pare interessante, ne seguiremo gli sviluppi nei prossimi mesi con l’idea di inserirla anche all’interno della settimana dello sport in carcere che ho intenzione di programmare in Lombardia per la prossima primavera.