Strage Charlie Hebdo: violenza assurda, no alla barbarie

7 Gennaio 2015 di fabio pizzul

L’assalto al settimanale satirico francese Charlie Hebdo lascia senza parole.
Dodici persone sono rimaste uccise e i contorni della vicenda fanno pensare a un vero e proprio atto terroristico, come lo ha definito il presidente francese Hollande.
Quanto è accaduto va oltre ogni possibile razionalità, fa a pezzi la dignità stessa dell’essere umano e mina alla radice le basilari regole della convivenza umana. Non ci sono davvero parole sufficienti a condannare una barbarie del genere. Violenza chiama altra violenza, ma i valori della nostra civiltà europea non possono essere trascinati in un confronto all’insegna dell’odio e della distruzione reciproca.

E’ umano, in questi frangenti, essere tentati da reazioni rabbiose e violente che potrebbero accomunare tutti coloro che, a qualsiasi titolo, sono considerati vicini alla religione islamica.
La rabbia e il dolore non devono scivolare nella vendetta, per questo diventa urgente una relazione stabile e chiara con i rappresentanti del mondo islamico all’interno dei nostri Paesi perché possa essere sempre più chiaro che stragi come quella di Parigi non hanno nulla a che vedere con la religione, ma sono atti di pura barbarie compiuti in nome di una guerra che gruppi estremistici paiono aver dichiarato all’occidente e al mondo civile più in generale in una folle gara di crudeltà e negazione dei diritti fondamentali dell’uomo.
La ferma condanna di quanto è accaduto non può lasciare spazio alla logica del terrore, ma deve trasformarsi in un’occasione per ribadire i valori che caratterizzano la cultura europea che ci parlano di dialogo, rispetto reciproco e sforzo comune di andare oltre ogni intolleranza.
Una preghiera per le vittime e le loro famiglie.

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