Si è concluso al Parco Lambro di Milano l’anno di celebrazioni per il 30° anniversario di fondazione di Exodus.
L’atto finale è coinciso con la visita del cardinal Angelo Scola alla cascina che ospita il quartier generale di don Mazzi. L’incontro è stato l’occasione per ricordare i diversi campi in cui è attiva la fondazione e per sottolineare come il tema delle droghe e delle dipendenze in genere in tre decenni sia profondamente cambiato, ma non abbia perso di urgenza e drammaticità.
Don Antonio ha ricordato come caratteristica della sua scommessa educativa, perchè di questo Exodus si tratta, è lo stare sulla strada e il mettersi in ascolto delle fragilità.
Così è partita la prima carovana di Exodus il 25 marzo di 30 anni fa e, dopo 9 mesi, a Natale dello stesso anno, approdava proprio al parco Lambro.
Franco Taverna e gli altri collaboratori di don Mazzi hanno brevemente illustrato al Cardinale i campi di attività attuali: le comunità di accoglienza, i centri giovanili a supporto degli oratori, le iniziative internazionali e il supporto ai preadolescenti contro la dispersione scolastica.
Dal cardinal Scola, che ha diligentemente preso appunti durante tutte le testimonianze (particolarmente toccanti quelle di due ragazzi ospiti delle comunità), un apprezzamento per la presenza ormai radicata della fondazione a Milano e una duplice sottolineatura sull’opera preziosa di don Antonio e dei suoi collaboratori, capaci di ascoltare e di trasmettere una grande voglia di vivere.
A 85 anni appena compiti, don Mazzi dimostra sempre di saper essere sempre giovane.