Finalmente si parla di Lombardia. Con la presentazione degli itinerari delle belle arti per Expo, l’ambasciatore della cultura di Maroni per Expo, Vittorio Sgarbi, plana finalmente sul territorio regionale dopo aver alimentato per qualche mese la polemica sui Bronzi di Riace. Da ottimo conoscitore dell’arte qual è, Sgarbi ha presentato interessanti appunti di viaggio che identificano possibili padiglioni esterni di Expo all’insegna della valorizzazione delle bellezze artistiche del territorio.
Mi rimane un dubbio: c’è la volontà di collaborare con chi sta già lavorando in questo campo, Comune di Milano in primis?
Gli itinerari spaziano nelle varie province lombarde e identificano correttamente i luoghi e le opere di maggior richiamo da proporre all’attenzione dei visitatori di Expo. Si tratta ora di capire come Regione Lombardia intenda procedere nella concretizzazione di questa che, per il momento, è una bella presentazione di quello che si potrebbe proporre in termini di attrattività artistico culturale.
Mi auguro che le idee contenute nella presentazione possano davvero concretizzarsi (segnalo che il tempo che ci separa da Expo è ormai molto breve) e che possano integrarsi con quanto nascerà dai diversi territori della Lombardia.
Rimane la sensazione di una regione alla rincorsa di Expo con un ritardo quasi pari a quello della costruzione del padiglione espositivo (in questo c’è una coerenza in tutta l’operazione…).
Mi permetto anche un auspicio: le iniziative dell’ambasciatore Sgarbi non diventino un canale parallelo a quanto si sta facendo a Milano con “Expo in città” che propone, secondo un condivisibile criterio di progettazione condivisa, un palinsesto di eventi durante i sei mesi dell’esposizione che il Comune e la Camera di Commercio intendo promuovere e sostenere. Sarebbe davvero singolare avere un doppio canale di promozione, con il Comune da una parte e la Regione dall’altra.
Avevo salutato con grande favore i segnali di collaborazione tra Sgarbi e l’assessore alla cultura di Milano Filippo Del Corno, spero davvero che possano concretizzarsi in una reale unica strategia di promozione artistico-culturale per Expo.
Legittimo cercare visibilità e modi per segnalare il proprio impegno per la buona riuscita di Expo. Imperdonabile non mettere assieme forze e risorse per la buona riuscita dell’intera operazione.