Da ieri Milano può contare ufficialmente su un nuovo polo formativo di eccellenza. Quella che fino a qualche anno fa era un’area dismessa ad alto potenziale di degrado, ora è la nuova sede della Scuola Civica di Cinema del Comune di Milano.
La sede della Manifattura Tabacchi, in viale Fulvio Testi, ospita oltre 400 studenti e 150 tra docenti e personale tecnico, garantisce uno studio televisivo con regia, 5 teatri di posa, 77 postazioni di montaggio, laboratori di animazione e videografica, aule multimediali, magazzini e tutto ciò che serve per un completo ciclo di produzione multimediale.
Un investimento coraggioso e lungimirante in un periodo di crisi per il settore audiovisivo che deve però confrontarsi con le nuove prospettive digitali che stanno rivoluzionando i sistemi di produzione e distribuzione.
La Scuola Civica di Cinema raggiunge alla Manifattura Tabacchi il Mic – Museo Interattivo del Cinema e la sede lombarda del Centro Sperimentale di Cinematografia. Una felice coabitazione che non può ora fermarsi ai rapporti di buon vicinato, ma deve trasformarsi in un grande progetto per rilanciare l’audiovisivo milanese.
All’appello manca ora solo la Lombardia Film Commission, che alla Manifattura troverebbe una collocazione logica e funzionale.
È importante che Regione Lombardia si sieda al tavolo con gli altri soggetti coinvolti nel possibile progetto, primi fra tutti il Comune di Milano e la Cineteca Italiana, per definire una governance comune del polo cinematografico nell’ottica dell’ottimizzazione degli spazi e dei finanziamenti (sempre più risicati).
Concentrare alla Manifattura Tabacchi tutte le iniziative cinematografiche promosse dalle istituzioni territoriali mi parrebbe un’ottima iniziativa anche in termini di marketing e comunicazione.
Può nascere un grande progetto condiviso che restituisca a Milano la centralitá che merita nel campo della produzione cinematografica ed audiovisiva.