Si è concluso un Sinodo sulla famiglia che ha proposto molte novitá rispetto alle passate assemblee. Lo stile di papa Francesco si è sentito parecchio. Si è discusso, i padri si sono confrontati con franchezza e trasparenza su temi che erano stati oggetto anche della consultazione ecclesiale diffusa degli scorsi mesi. E ora?
Obiettivo di ogni assemblea sinodale è, lo dice il nome stesso, un cammino fatto assieme, nel discernimento comune.
Non sono mancati momenti di discussione accesa, che i media hanno rappresentato secondo schemi di contrapposizione politica più che di confronto ecclesiale, ma l’esito del Sinodo viene ora consegnato all’intera comunità ecclesiale per un cammino che continua.
Papa Francesco ha chiesto che vengano pubblicati tutti gli atti della discussione tra i padri sinodali, una scelta che ha spiazzato molti di coloro che pensavano che le discussioni tra i vescovi rimanessero confinate nel segreto dell’aula sinodale.
Il dibattito del Sinodo andrebbe letto con gli occhi della fede, non solo con quelli della politica, anche se declinata in termini ecclesiali.
È quanto ha fatto il Papa nel suo intervento conclusivo del Sinodo, invitando vescovi e fedeli a vincere le tentazioni di considerare le proprie posizioni come le uniche meritevoli di attenzione e ragione.
Vi invito per questo a leggere il discorso di papa Francesco che vi riporto qui sotto in un link del sito “Vino Nuovo”, mi pare un autentico saggio di sapienza ecclesiale che apre orizzonti nuovi di collegialitá e autentica sinodalitá.
il testo integrale dell’intervento del Papa a conclusione del Sinodo