Le divertenti e contraddittorie acrobazie cinesi di Maroni e della Lega

16 Ottobre 2014 di fabio pizzul

ciocca made in cinaRicordate che cosa accadde fuori dal Pirellone qualche mese fa, in piena campagna elettorale per le Europee? La Lega, con il consigliere Ciocca, mise in scena una performance per sottolineare la necessità di fronteggiare l’avanzata della Cina nell’economia della nostra regione, con tanto di sagoma di Renzi in costume mandarino. Ora, che fa Maroni? Partecipa al “Global China Business Meeting 2014” a Cernobbio e…

Nell’ultima seduta di Giunta, sotto la dicitura “PARTECIPAZIONE ALL’ORGANIZZAZIONE DI INIZIATIVE DI RILIEVO REGIONALE PROPOSTE DA SOGGETTI PUBBLICI E NON PROFIT”, si legge di un contributo di 40.000 € alla Fondazione Italia Cina per la realizzazione del “Global China Business Meeting 2014” a Cernobbio nei giorni 13 e 14 ottobre.
no_invas_merci_cinesiNella delibera ci sono tutti i dettagli della collaborazione e le motivazioni della scelta. Si legge, tra l’altro: “è prevista la partecipazione di circa 150/200 imprenditori cinesi e almeno altrettanti europei che si confronteranno sul come potenziare le collaborazioni tra queste aree geografiche e, più in particolare, con l’Italia e il territorio ospitante l’evento”.
All’interno della Lega, che negli ultimi tempi ama sempre più dimostrarsi padanamente devota, evidentemente si applica il motto evangelico “non sappia la tua sinistra ciò che fa la tua destra” o, molto più semplicemente, ci si adatta a seconda delle circostanze a tentare di raccattare consenso con iniziative più o meno estemporanee e spesso mediaticamente molto efficaci.
Bene ha fatto Maroni a non snobbare il Global China Business Meeting, anche se magari poteva parteciparvi il giorno 13 e non il 14 mentre in aula, durante la seduta di Consiglio, aspettavamo un suo chiarimento sulle ricorrenti voci di rimpasto di Giunta, ma dovrebbe anche preoccuparsi di curare un po’ meglio le iniziative e la comunicazione del suo partito di riferimento. Anche perché, se è vero che la Lombardia è storicamente una delle patrie della Commedia dell’Arte, l’attuale momento economico richiede serietà e affidabilità e non certo rappresentazioni alla “Arlecchino servitore di due padroni”.
Delle due l’una: o prendiamo atto che la Giunta ha sconfessato palesemente la Lega e l’aspirante assessore pavese o concludiamo che Maroni ha sbagliato nel non invitarlo a ripetere la sua performance anti-cinese anche a Cernobbio.

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