Rendere la Lombardia più moderna e accogliente per i visitatori di Expo 2015. Come gruppo regionale del PD abbiamo avanzato alcune proposte alla giunta regionale. Proposte pratiche, concrete, per una spesa contenuta ma che possono dare il segnale di una Regione al passo con le realtà europee e internazionali con cui si confronta.
Più che auspicare l’arrivo dei Bronzi di Riace, occorre valorizzare fino in fondo il patrimonio artistico e culturale milanese e lombardo.
Ecco le proposte:
– Dotare i treni regionali di Trenord del collegamento WI-FI, per permettere ai visitatori di utilizzare i loro smartphone, i loro tablet o i loro portatili per studiare le destinazioni, per scoprirne altre, per prenotare una stanza in hotel o per acquistare biglietti per mostre e musei.
– Attrezzare aree di sosta e di parcheggio per Camper nei pressi delle maggiori mete turistiche che ancora ne sono sprovviste, per accogliere anche questa fascia di turisti itineranti.
– Utilizzare, come proposto da Stefano Boeri, il patrimonio artistico non esposto di Brera allestendo mostre diffuse sul territorio anche negli edifici di proprietà della Regione.
– Mantenere l’esperienza del Mercato al buio all’interno del padiglione Italia
– Favorire con risorse apposite l’aggiornamento tecnologico per le sale cinematografiche e teatrali in modo da permettere la sottotitolazione in lingua inglese, a beneficio sempre dei visitatori di Expo.
– Garantire che le compagnie di spettacolo dal vivo (balletto, teatro, opera) presenti in regione possano prolungare i loro cartelloni anche durante i mesi estivi
– Varare un bando per giovani artisti, perché durante i sei mesi dell’esposizione possano realizzare spettacoli e installazioni diffuse nella città di Milano e in Regione
– Disporre finanziamenti ad hoc per le società sportive di base per favorire l’organizzazione di eventi di sport per tutti in città, anche a beneficio dei visitatori di Expo
– Rendere fruibili agli stranieri gli impianti sportivi presenti in città e in regione, attraverso l’adeguamento della segnaletica nelle diverse lingue e prevedendone l’apertura anche durante tutti i mesi di Expo, ovviando alla consueta chiusura estiva.
A fianco delle opere maggiori occorre concentrarsi su piccoli interventi che possano rendere la Lombardia più accogliente e più moderna in vista di Expo, e su questo non si sta facendo abbastanza.
Come ha spiegato ieri alla stampa il collega Luca Gaffuri, citando dati del 3° rapporto nazionale sul turismo en plein air realizzato dall’osservatorio dell’università Ca’ Foscari, è importante pensare ai turisti che pernottano in tenda, caravan o camper, che costituiscono una quota del 5% del turismo in Italia e il 6% degli stranieri che visitano il nostro Paese. Gli italiani che si muovono in camper sono 800mila. La Lombardia, nella classifica della ricettività e della qualità dei servizi per questo tipo di turismo è nella parte bassa della classifica. Da qui l’idea di investire per realizzare aree di sosta stabili o provvisorie per il periodo di Expo.
Con poche risorse è possibile realizzare interventi significativi, costruire occasioni concrete attraverso cui utilizzare i dieci milioni di euro che la Regione ha appena messo a disposizione delle province lombarde per la propria promozione in vista di Expo.
Sarebbe molto utile per valorizzare il nostro patrimonio artistico se durante i mesi estivi dell’esposizione rimanesse attiva una programmazione di spettacoli fruibile dal pubblico straniero, di alto livello ma non solo, anche realizzata da giovani artisti, e che i teatri come le sale cinematografiche siano dotate di sottotitolazione per gli stranieri. Allo stesso modo come i tanti impianti sportivi di base presenti in città che sono perlopiù nascosti, mentre metterli in rete e segnalarli bene, anche in lingua, può favorirne l’accesso durante i mesi dell’esposizione.
Piccole idee, non troppo costose, per proporre una Lombardia capace di accogliere adeguatamente chi arriverà per Expo.