Doveva essere la rivoluzione copernicana della pubblica amministrazione lombarda nei confronti della famiglia. Dopo due anni di sperimentazione si rivela un costosissimo giochino che non ha avuto alcuna conseguenza pratica rilevante.
Il Fattore Famiglia finisce tristemente incagliata in difficoltá applicative evidenziate dai comuni dove è stata applicata (a fatica) la sperimentazione. 215 le pratiche concluse, a fronte di un obiettivo che avrebbe dovuto raggiungere quota 10.000 famiglie.
E sui costi dell’intera operazione, meglio stendere un velo pietoso, visto che la sola societá di consulenza che si è occupata del progetto (ma, precisa la Giunta, non solo di quello) è costata 5 milioni di euro. Più nel dettaglio, le sole pratiche attivate sono costate 600mila euro.
Ora pare che l’assessorato alla famiglia punti sulla corretta applicazione del nuovo Isee che tiene conto in modo più compiuto anche dei carichi familiari.
Era quanto come PD avevamo proposto giá due anni fa, ipotizzando che la sperimentazione del Fattore Famiglia sarebbe stata macchinosa e costosa.
Siamo, però, alla triste conclusione che porta a dire come sulla famiglia si spendano tante parole e si fatichi a portare a casa qualcosa di concreto.