Ho partecipato in tarda mattinata all’incontro del presidente del Consiglio Matteo Renzi con il mondo produttivo e istituzionale milanese. Al centro della mattinata l’accidentato cammino verso Expo e le tristi vicende di corruzione emerse in questi ultimi giorni.
Renzi è stato accolto in via Meravigli dal presidente della Camera di Commercio Carluccio Sangalli.
Riporto qui di seguito la cronaca che ho realizzato via twitter. Quanto leggerete paga dazio alla brevità del mezzo prescelto, ma penso renda a dovere i contenuti emersi dall’incontro.
Sangalli:
Caro presidente, la tua presenza è un doppio segnale di fiducia per Expo e per il nostro mondo produttivo.
La nostra è una societá sana con tanti cittadini e imprenditori che ogni giorno fanno il loro dovere. È in gioco credibilitá di Milano.
Expo non sará ricordata per quello che è successo nel maggio 2014, ma nel maggio 2015, quando aprirá i battenti.
Expo è la speranza di superare la crisi, caro Presidente Renzi, non facciamoci rubare questa speranza!
Renzi:
Milano ha accolto i miei nonni e ha dato loro possibilità di crescere con valori solidi. Milano è punto di riferimento per il Paese.
I sondaggisti mi hanno detto di occuparmi di Expo dopo il 25mag. Possiamo perdere un 1% al voto, ma non la speranza di rilancio con Expo.
Da tutto il mondo si guarda con grande attenzione all’evento Expo che deve diventare fiore all’occhiello del nostro Paese.
Dobbiamo presentarci all’Expo con un Paese che è orgoglioso del proprio passato e geloso del proprio futuro.
Rimane uno sbigottimento pazzesco nel vedere passare buste e tornare nomi appartenenti al passato, ma chi ruba va fermato, le opere no.
Lo Stato è più forte e grande dei ladri, per questo le opere pubbliche non si fermano.
Il governo può aiutare Expo con la semplificazione delle procedure e con l’operatività dell’Autority anticorruzione guidata dal dott. Catone che ha avuto un sostegno unanime dal Parlamento.
I cittadini onesti e per bene devono tornare ad essere orgogliosi di quello che il pubblico e gli amministratori fanno.
Sono qui per chiedere una mano al tessuto produttivo e alle istituzioni milanesi: serve uno sforzo per cambiare il clima di sfiducia che si è diffuso.
Se un imprenditore si mette a lavorare in un’Italia con tasse così alte, lo fa perchè crede nel valore sociale di quello che sta facendo, non solo per fare soldi.
Sono qui per dirvi che il governo fará la sua parte e che Milano vincerá la sfida dell’Expo assieme a tutto il Paese.
pur non “amando” Renzi il suo discorso è da sottoscrivere parola per parola. peccato che a rappresentare il mondo produttivo milanese ci sia il ” senatore” Sangalli l’emblema dell’ immobilismo e della conservazione, non a caso a capo di una associazione di interessi che ha come orizzonte il proprio ombelico. una plastica rappresentazione delle contarddizioni con cui ci troviamo a convivere.
Io c’ero, insieme a molti altri imprenditori e secondo me Sangalli ha pienamente ragione quando dice che Expo non ha solo un valore economico ma rappresenta, simbolicamente, la speranza di superare la grande crisi. Il fallimento di Expo sarebbe un disastro per Milano e per l’Italia