Crisi economica: meno proclami, più concretezza lombarda!

29 Aprile 2014 di fabio pizzul

Qualche riflessione a margine della seduta che oggi il Consiglio regionale ha dedicato alla crisi economica.

– dobbiamo guardare oltre la crisi: il compito della politica è questo
– ci occupiamo più di problemi che di opportunitá, perchè arrivano da noi coloro che hanno problemi (dobbiamo essere grati ad Arifl e a tutti coloro che hanno spento l’incendio, ma i pompieri non bastano)
– chi ce la fa se ne sta lontano dalle istituzioni. Non è un dato consolante, perchè c’è sempre la sensazione che le istituzioni non servano per chi ce la fa da solo
– mettere assieme le forze è l’unica strada per creare nuovo valore, ma il rischio è che chi non ha problemi si faccia i fatti suoi. Questo è uno dei problemi della Lombardia oggi: l’Istituzione non è più considerata un partner affidabile… Se non in quanto può dispensare soldi, ma questi sono sempre di meno e, talvolta, vengono stanziati, ma le imprese non li vengono neppure a cercare
– verifichiamo come sono stati utilizzati i soldi dispensati in questi anni e quanto valore aggiunti abbiano creato e investiamo davvero nell’industria che possa valorizzare il nostro territorio
– quando è stato convocato questo consiglio avevamo dei dubbi. Si sono accresciuti nel vedere come lo abbiamo preparato. Si sono clamorosamente confermati ascoltando oggi alcuni interventi in quest’aula trasformata in piazza, perchè se il consiglio diventa luogo per comizi, visto che in piazza può farli solo il leader, allora è vero che queste nostre sedute non servono a nulla
– usciamo da questo consiglio con un debole ordine del giorno comune, meglio che niente. Per il resto, ciascuno voterá il proprio documento e la maggioranza approverà il proprio ordine del giorno che ci pare generico, velleitario e carente nell’identificazione delle prioritá, senza le quali l’azione di questa regione rischia di rimanere inefficace
– smettiamola con le rivendicazioni e la sterile strategia di proclamare l’autosufficienza lombarda, facciamo il nostro pezzettino e facciamolo fino in fondo per essere credibili nelle sedi in cui deve essere tutelato il ruolo e la funzione delle regioni, perchè l’impressione è che qui la giunta faccia la voce grossa, ma ai tavoli che contano non riesca poi ad avere tutta l’autorevolezza necessaria per portare a casa il risultato: meno proclami e più concretezza lombarda, per favore!
– collaboriamo allora con tutti agli altri livelli istituzionali ed evitiamo di colorare di verde provvedimenti che dovrebbero mantenere tutte le sfumature necessarie a renderli efficaci e compatibili con le norme nazionali ed europee, solo così potremo davvero guardare oltre la crisi

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