Arriva oggi all’esame dell’Aula del Consiglio regionale il Pdl 124 che ha come titolo un generico “Modifiche ed integrazioni alla legge regionale 5 dicembre 2008, n. 31 (Testo unico delle leggi regionali in materia di agricoltura, foreste, pesca e sviluppo rurale)”.
Il progetto di legge ha due finalità: il recupero di aree agricole abbandonate e ora diventate boschive e la regolamentazione del transito dei mezzi a motore sui sentieri e le strade agro-silvo-pastorali.
Ha fatto molto discutere soprattutto la seconda questione, ma anche la prima desta molte preoccupazioni.
Nella relazione della proposta si afferma che l’obiettivo è il recupero di terreni agricoli abbandonati e ora diventati “boschi”. Il timore è però che, attraverso uno snellimento burocratico, si concedano eccessive deroghe per il taglio di boschi veri elevando da 15 a 30 anni il limite al di sotto del quale è possibile procedere al taglio senza alcuna compensazione ambientale. Per di più, un emendamento presentato in commissione ha esteso questa facoltà anche alle aree boschive di pianura, come se la Lombardia fosse tappezzata di aree boschive abbandonate…
La finalità dichiarata è quella di favorire l’imprenditorialità e la competitività attraverso il recupero di aree abbandonate.
Sul fronte dei mezzi a motore, la legge ha l’obiettivo di consentire alle amministrazioni comunali di poter organizzare manifestazioni motoristiche su sentieri e aree montane individuando tempi e percorsi stabiliti. Rimarrebbe il divieto di transito generale, ma con maggiori poteri di deroga per i comuni.
Il timore è che si arrivi a una progressiva deroga generalizzata. Da qui la contrarietà di moltissime associazioni.
Il PD in aula tenterà di emendare un testo che pare andare in una direzione che prevede troppe deroghe e un affievolimento delle tutele per l’ambiente che francamente non pare accettabile.