Sulle moto e i boschi, nulla di fatto in consiglio. Il provvedimento che intendeva aprire a una maggiore tolleranza per le moto su sentieri e mulattiere, oltre che alla possibilità di tagliare boschi che abbiano meno di trent’anni di “anzianità”. Alla fine ha avuto ragione il Pd: quella legge, così com’è, non va bene. E la maggioranza, suo malgrado e forse anche spaccata, ha deciso di far tornare il provvedimento in Commissione Agricoltura. Anche sull’onda del movimento popolare sollevato dalle associazioni, da quelle ambientaliste al Cai, le modifiche al testo unico in materia di agricoltura, foreste, pesca e sviluppo rurale, che con la scusa di regolare le gare di moto fuoristrada sui sentieri di montagna tentava di portare a 30 anni la possibilità di intervenire sui boschi naturali senza compensazioni, non sono state trattate oggi, martedì 8 aprile 2014, in Consiglio regionale. E la decisione di ritirare la norma e rinviarla per il momento in Commissione – ma dopo le elezioni, ci hanno tenuto a sottolineare tutti gli esponenti di maggioranza – è venuta dopo la presentazione della pregiudiziale di merito (significa che si ritiene che un argomento non debba essere trattato, ndr) da parte del Gruppo regionale del Pd.
Le moto invece che sui sentieri, tornano in commissione
8 Aprile 2014 di fabio pizzul
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