OPG: una nuova proroga che sa di sconfitta

2 Aprile 2014 di fabio pizzul

Una sconfitta, per tutti. Non si può definire altrimenti l’ennesima proroga per la chiusura degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari (OPG). Una proroga, varata dal Consiglio dei ministri, motivata dal fatto che non sono ancora state realizzate nelle Regioni le residenze per la riabilitazione previste come alternativa agli Opg, le cosiddette Residenze per l’esecuzione delle misure di sicurezza (Rems).

Anche il presidente Napolitano esprime tutto il suo disappunto sulla vicenda: «Ho firmato con estremo rammarico il dl di proroga» – ha affermato Napolitano – «per non essere state in grado le Regioni di dare attuazione concreta a quella norma ispirata a elementari criteri di civiltà e di rispetto della dignità di persone deboli. Ho accolto con sollievo gli interventi previsti nel decreto-legge di ieri per evitare ulteriori slittamenti e inadempienze, nonché per mantenere il ricovero in ospedale giudiziario soltanto quando non sia possibile assicurare altrimenti cure adeguate alla persona internata e “fare fronte alla sua pericolosità sociale”».
Neppure la Lombardia, che partiva da una situazione meno pesante, visto che l’OPG di Castiglione delle Stiviere presenta profili meno problematici delle altre strutture ed è già completamente sotto la gestione della sanità, è riuscita a mantenere fede ai tempi stabiliti.
Ora c’è davvero da augurarsi che non si perda altro tempo e ci si incammini quanto prima verso l’effettivo superamento degli OPG e il necessario rafforzamento dei servizi psichiatrici territoriali.
Gli ulteriori 12 mesi concessi dal Governo non devono passare all’insegna dell’inerzia per non dover concludere che in Italia qualsiasi riforma viene portata a termine solo se arriva qualche obbligo o qualche minaccia esterna.

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