La campagna di Lega autonomie e della Scuola per le buone pratiche contro l’aburo del gioco d’azzardo compie un anno e raggiunge un primo importante obiettivo: la raccolta di firme per la legge di iniziativa popolare per regolamentare il gioco d’azzardo è a quota 50.000.
Lo hanno annunciato ieri a “Fa’ la cosa giusta” il comitato promotore e tanti amministratori locali che hanno voluto raccontare il loro impegno sul territorio per prevenire e combattere il gioco d’azzardo patologico.
La firme raccolte saranno consegnate alla presidente della Camera Laura Boldrini a Montecitorio il prossimo 9 aprile.
Un video dei sindaci contro la piaga slot
C’è poi da augurarsi che il Parlamento non rimanga sordo all’appello di decine di migliaia di cittadini e centinaia di amministratori locali.
Si sono già mosse 5 regioni (Lombardia compresa) e centinaia di comuni stanno utilizzando tutti gli strumenti a propria disposizione per tentare di limitare il fenomeno, ma senza una legge nazionale tutto diventa più difficile.
Durante l’incontro di ieri in Fiera sono state raccontate molte storie interessanti.
Dal comune di Bergamo, che ha visto l’intera Giunta in piazza durante lo shopping natalizio per raccogliere firme, a quello di Inzago, che si trova a dover fronteggiare il possibile arrivo di una nuova enorme sala giochi e attende una risposta dal Prefetto di Milano. Dal comune di Cinisello Balsamo, che ha inaugurato uno sportello di ascolto sul gioco d’azzardo patologico, al comune di Lissone che ha fatto un censimento sui bar No-slot garantendo loro uno sconto sulle tariffe comunali.
Tante storie di impegno che meritano un riscontro anche dal Parlamento.
Speriamo davvero che le firme raccolte raggiungano l’obiettivo di ottenere una nuova legge che ponga argini a un fenomeno preoccupante e dilagante.