Crescono i timori per le opere Expo. Ma anche all’estero hanno i loro problemi.
Ai ritardi causati dalle condizioni meteo, alle incertezze nell’arrivo effettivo dei fondi, all’inerzia che per troppi mesi (fino a un anno fa) ha caratterizzato alcune delle istituzioni, si è aggiunta la bufera in Infrastrutture Lombarde.
Lo spettro di ritardi che paiono quasi connaturati alle grandi opere infrastrutturali italiane continua dunque ad aggirarsi anche nei dintorni di Expo.
Ma non è che all’estero stiano poi tanto meglio.
Persino i rigorosissimi tedeschi incappano in infortuni e ritardi tutt’altro che trascurabili.
Ne parla “Sette”, il magazine del Corriere della Sera, a pagina 70 del numero in edicola questa settimana.
Il fatto di scoprire qualche debolezza anche in terra teutonica nulla toglie alla necessità di serrare le fila per garantire il completamento delle opere per Expo.
Prendere però atto che ritardi e complicazioni non sono un’esclusiva italiana può, se non altro, far bene al morale e all’autostima.