Si sono concluse le indagini sulla discarica di Cappella Cantone (Cremona). La vicenda aveva portato all’arresto dell’allora vice-presidente del Consiglio Regionale Franco Nicoli Cristiani e all’istituzione di una commissione d’inchiesta che non ha poi terminato i lavori a causa della fine della IX legislatura.
La Procura di Milano ha chiesto il rinvio a giudizio per l’ex Governatore lombardo e senatore del
Ncd Roberto Formigoni, accusato di corruzione, e per altre 12 persone nell’ambito del procedimento con al centro la realizzazione di una discarica di amianto a Cappella Cantone (Cremona).
Secondo l’accusa, oltre un milione di euro di presunte tangenti sarebbero arrivate alla Compagnia delle Opere di Bergamo su input di Formigoni. Dopo l’avviso di chiusura delle indagini notificato lo scorso dicembre, il procuratore aggiunto di Milano Alfredo Robledo e i pm Paolo Filippini e Antonio D’Alessio hanno formulato la richiesta di processo a carico di 13 persone e 5 società.
Stando alle indagini – come riferisce oggi l’agenzia ANSA – l’imprenditore bergamasco Pierluca Locatelli, interessato alla realizzazione della discarica, avrebbe versato 100mila euro all’allora vicepresidente del
Consiglio Regionale, Franco Nicoli Cristiani, ”al fine – si legge nell’imputazione – di ottenere l’Autorizzazione integrata ambientale, necessaria”. Locatelli avrebbe pagato ”con il consenso e la consapevolezza di Rossano Breno e Brambilla Luigi”, gli ex vertici della Cdo di Bergamo, ”che agivano in nome e per conto dei pubblici ufficiali Raimondi Marcello”, ex assessore regionale all’Ambiente, e ”Formigoni”. Diecimila
euro poi sarebbero andati all’ex funzionario dell’Arpa Lombardia, Giuseppe Rotondaro. In più, l’imprenditore avrebbe versato, tra ”denaro ed altre utilità”, oltre un milione di euro ”in favore della Compagnia delle Opere di Bergamo”: un modo per remunerare, secondo i pm, Formigoni e Raimondi.
Si tratta, ovviamente, delle conclusioni della pubblica accusa.
Ora si aprirà il processo e solo lì emergerà la verità processuale e sarà stabilita l’eventuale responsabilità di Formigoni e degli altri rinviati a giudizio.