Spesso si accusa l’Europa di essere una fabbrica di lungaggini burocratiche e adempimenti inutili.
L’accusa è talvolta fondata, ma esistono anche lodevoli eccezioni.
Una di queste, passata nel sostanziale silenzio generale (almeno in Italia), è rappresentata dalle nuove norme in materia di appalti e concessioni approvata la scorsa settimana dall’Europarlamento.
Per la prima volta vengono stabilite norme comuni per promuovere una concorrenza leale, garantire il miglior rapporto qualità-prezzo e favorire l’attenzione ad aspetti ambientali e di innovazione.
Toccherà ora ai parlamenti nazionali recepire in tempi rapidi la normativa e far sì che possa avere effetti positivi su enti locali e piccole imprese.
Se ne è parlato nei giorni scorsi a Palazzo Pirelli su iniziativa dell’europarlamentare PD Antonio Panzeri, tra i più attivi nel sostenere il percorso della nuova normativa.
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