Incentivi a chi investe sul digitale, premialità per chi fa sinergie, sostegno per una maggiore collaborazione con le scuole. Il progetto di legge del Gruppo regionale del Pd sull’informazione e i media locali in Lombardia, appena depositato, ha una logica che non è sottesa solo dal mero aiuto a un settore in difficoltà (qui il testo).
Con il passaggio al digitale terrestre l’offerta delle emittenti nazionali ha messo in seria difficoltà le ‘sorelle’ locali, che faticano persino a rientrare dell’investimento che la nuova tecnologia ha richiesto, a fronte per altro di un calo considerevole di ascolti e investimenti pubblicitari.
Questa legge ha lo scopo di colmare la dissonanza tra gli investimenti fatti sul digitale terrestre e la banda larga e l’assenza di una valorizzazione del pluralismo dell’informazione locale. Quotidiani e periodici vivono da anni un ridimensionamento dei fondi a loro disposizione a causa del calo delle inserzioni pubblicitarie, ma siamo convinti che i media locali svolgano un importante ruolo che è necessario salvaguardare, oltre al fatto che permettono di raggiungere un target difficilmente recuperabile in altro modo.
Esiste già una proposta analoga depositata dalla Lega, ma è solo di sostegno economico: il nostro pdl prevede incentivi a chi investe sulla convergenza digitale, anche facendo retecon altri media. Inoltre, i tre progetti di maggiore successo riceveranno ogni anno più risorse, incentivando così tutti a migliorarsi. Vogliamo spingere anche su una collaborazione più stretta con le scuole per la diffusione dell’informazione locale.
Chiediamo 7,5 milioni di euro per l’esercizio finanziario 2014.
L’unico modo perchè i media locali sopravvivano, non è l’attesa aiuti regionali che servono a tamponare le spese vive e che oltre tutto rischiano di sottendere il controllo dell’informazione, servono incentivi finalizzati agli investimenti e all’innovazione.
Dobbiamo legiferare in modo serio e approfondito sull’informazione, altrimenti non servirà a nulla.
Il dibattito è aperto.