Il 75% dei ragazzi tra i 16 e i 19 anni non conosce l’esatto significato del bullismo sessuale. La maggior parte dei giovani associa il bullismo esclusivamente ad azioni fisiche violente come stupro, abuso sessuale o violenza. Il bullismo sessuale si manifesta però con altri comportamenti verbali o non-verbali/psicologici. Gli esperti del tema tendono ormai a inserire nella sfera del bullismo sessuale anche battute e insinuazioni offensive riguardo le preferenze sessuali e la reputazione o l’utilizzo di un linguaggio esplicito per intimidire o umiliare.
Sono considerazioni emerse nel corso di un convegno che ieri, al Pirellone, ha dato il via alla seconda fase di ASBAE, addressing sexual bullying across Europe, un progetto europeo che coinvolge 5 Paesi e intende promuove la conoscenza e la prevenzione del bullismo sessuale.
Il progetto coinvolge 5 Onlus impegnate nel campo dell’educazione dei più giovani e l’università britannica di Leeds. Per l’Italia il riferimento è Pepita (qui il sito), una cooperativa che ha già realizzato oltre 400 corsi e più di 100 progetti educativi dal 2007 ad oggi.
La prima fase del progetto ha coinvolto circa 250 giovani tra Italia, Gran Bretagna, Bulgaria, Slovenia e Lettonia con focus group in cui si è sviluppato il tema del bullismo sessuale. Ora, nei prossimi mesi, verranno intraprese azioni di sensibilizzazione ed educazione per promuovere la conoscenza del fenomeno bullismo sessuale e attivare tutte le azioni possibili per evitarlo.
Pepita si è già mossa in questo senso e ha realizzato una campagna di informazione in collaborazione con il settore giovanile del Milan. guarda il video
Internet è un formidabile strumento di diffusione di dati e conoscenze, ma è anche veicolo per immagini, commenti e azioni che possono facilmente sconfinare nel bullismo sessuale con conseguenze anche drammatiche, come testimoniano anche recenti drammatici fatti di cronaca nel nostro Paese.
I media parlano di queste vicende solo quando sconfinano nella cronaca nera. Sarebbe invece importantissimo dare spazio alla prevenzione e all’azione educativa. Il progetto Asbae mi pare molto interessante proprio in quest’ottica.