91.410 ettari, di cui 22.249 a Parco Naturale e 69.161 a Parco Regionale.
47 Comuni lombardi collocati lungo il tratto del fiume Ticino compreso tra il lago Maggiore e il fiume Po, nelle province di Varese, Milano e Pavia.
4.932 specie viventi sinora censite.
780 km di percorsi ciclo-pedonali, di cui 122 km di percorsi ciclopedonali lungo le alzaie dei navigli.
Sono alcuni dei numeri del Parco del Ticino che compie 40 anni.
Proprio oggi iniziano le celebrazioni a Magenta.
Qui il programma
Il Parco del Ticino è una realtà unica a livello nazionale ed europeo e nasce dalla lungimiranza e dal coraggio di chi, all’inizio degli anni ’70, ha deciso di consegnare alle future generazioni lombarde un territorio che ha caratteristiche uniche. Oggi possiamo contare sul parco perché qualcuno, in anni in cui non era ancora così diffusa la sensibilità ambientale che oggi (almeno a parole) diamo per scontata, ha avuto l’idea di creare le condizioni perché il necessario sviluppo economico e sociale potesse coniugarsi con la salvaguardia di un ambiente unico.
Oggi raccogliamo i frutti di quelle intuizioni e abbiamo la responsabilità di coniugarlo con le nuove sollecitazioni che giungono dalla globalizzazione e dalla sostenibilità ambientale.
Il Parco del Ticino è un tesoro della Lombardia e come tale va tutelato e rinnovato.
Anche Expo 2015 è un’occasione fondamentale per rilanciare le intuizioni di 40 anni fa. Anche perché del parco l’agricoltura e le produzioni legate al territorio sono parte integrante e irrinunciabile.