All’indomani delle primarie bisogna dire GRAZIE.
Grazie a Gianni Cuperlo, Pippo Civati e Gianni Pittella.
Perché ci hanno creduto e ci hanno messo l’anima.
Bastava guardare ieri sera Pippo per capire quanti chilometri ha macinato (anche in autostop ;-)), quante ore di sonno ha perso e quanta energia ci ha messo.
Lo stesso vale per Gianni Cuperlo, che ha fatto forza a se stesso per andare oltre la sua dimensione di pensatore e intellettuale e si è messo in gioco, con serietà e serenità.
E non può esserci che un grande grazie anche all’altro Gianni che, sapendo che la strada era tutta e solo in salita, ha inserito le sue tematiche europee nel dibattito congressuale.
Il patrimonio costruito in questi mesi non va disperso.
Grazie a Matteo Renzi. Ma questo glielo dicono già in tanti e, come ha già detto lui stesso, il bello deve ancora venire.
Grazie a tutti i volontari che hanno animato la campagna congressuale e hanno garantito la grande partecipazione popolare al voto di ieri. Altro che finanziamento pubblico dei partiti, il loro è il vero e grande sostegno che non può essere calcolato e, soprattutto, va a tutto vantaggio della collettività.
Grazie agli oltre Duemilionienovecentomila (2.900.000) partecipanti alle primarie.
Nessuno pronosticava una partecipazione del genere.
Come è sempre fin qui accaduto, il popolo del centro sinistra ha superato i sospetti, le paure, i calcoli e le certezze di chi pensa sempre di sapere già tutto.
Grazie anche a chi ha “gufato” contro le primarie, perché ha portato fortuna!
e grazie a Romano Prodi – aggiungerei – che dopo tutto e nonostante tutto ha fatto quel che doveva fare