Sorpresa: il Tar rinvia alla Corte Costituzionale la legge elettorale regionale.
Ora attendiamo la decisione, ma è a rischio il premio di maggioranza con Maroni che potrebbe perdere una dozzina di consiglieri.
Lo ammetto: anch’io ho votato questa legge (ribattezzata scherzosamente Mirabellum), frutto di un complicato accordo con la maggioranza formigoniana. La scomparsa del famigerato listino ha comportato la riattribuzione del premio di maggioranza secondo un meccanismo che ora potrebbe essere considerato anticostituzionale. Dalle firme false ai falsi consiglieri?
Qui di seguito il lancio di agenzia.
(OMNIMILANO) Milano, 09 OTT – Il Tar ha rinviato alla Corte Costituzionale il ricorso per la presunta illegittimità della legge elettorale lombarda, presentato, tra gli altri, dal Psi. Lo comunica l’avvocato Felice Besostri, che assieme a Claudio Tani e Emilio Zecca, ha curato il ricorso. “Il Tar ha ritenuto che le eccezioni non fossero manifestamente infondate – spiega – e ha rinviato la questione alla Corte Costituzionale”. Tra i punti sollevati dai ricorrenti, il fatto che la nuova legge elettorale regionale, emanata nel 2012, avrebbe favorito i consiglieri uscenti, consentendo ai gruppi costituitisi anche dopo lo scioglimento formale del Consiglio regionale, di non raccogliere le firme per presentarsi alle successive elezioni e il premio di maggioranza definito “abnorme” senza il quale, sottolinea Besostri “Maroni avrebbe avuto 37 seggi e non 49”.