L’insediamento del nuovo Corecom, con l’elezione largamente annunciata dei due vicepresidenti, offre un quadro totalmente paradossale. Dopo aver ridotto i componenti da sette a cinque e aver concesso all’opposizione un solo rappresentante, suona come uno schiaffo ai cittadini l’elezione di due vicepresidenti, cencellianamente assegnati alla Lega e all’ala ciellina del Pdl. Oltretutto, mentre si continua a propugnare l’importanza del criterio della competenza, ci chiediamo con quali ragioni non sia stato preso in considerazione il profilo del professor Stefano Rolando, il cui curriculum supera quello di tutti gli altri componenti di diverse lunghezze. Rischiamo davvero di essere al di là del rispetto delle regole più elementari. Se questo è il modo con cui la nuova amministrazione regionale intende gestire gli organismi di garanzia, oltretutto su un tema delicato come quello della comunicazione, siamo davvero partiti con il piede sbagliato. Ai nuovi membri del Corecom e ai neo presidenti va comunque il nostro augurio di buon lavoro. Speriamo sappiano dimostrare nei fatti che lo strano e discutibile ragionamento che ha portato alla loro nomina possa essere considerato un brutto incidente di percorso e che il loro impegno sia d’ora in poi tutto indirizzato alla tutela dei diritti dei cittadini e al rispetto delle regole nell’ambito della comunicazione regionale.
Il Comitato regionale delle comunicazioni (Co.re.com), ora ha una presidente, Federica Zanella, ex TL, già candidata nel 2010 alle elezioni regionali per il Pdl, due vicepresidenti, l’ex giornalista della Padania ed ex direttore della struttura stampa del Consiglio regionale Gianluca Savoini e l’ex assessore alla famiglia e solidarietà sociale ed ex capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale Giulio Boscagli. Completano l’organismo i due membri “semplici” Diego Borella e Stefano Rolando.
Taking the oviwreev, this post hits the spot