Legge elettorale: serve una proposta del PD

20 Agosto 2013 di fabio pizzul

Le convulsioni politiche della seconda metà d’agosto non rassicurano riguardo la possibilità di una ripresa dell’attività all’insegna del pragmatismo e della voglia di offrire risposte ai temi più urgenti per il Paese. Il presidente Letta al Meeting di Rimini ha dimostrato grande determinazione nel voler portare avanti la sua azione di governo. Si tratta ora di confermare queste parole con azioni istituzionali conseguenti. Il voto della Giunta per le elezioni del Senato sulla situazione di Berlusconi in un Paese normale dovrebbe essere una pura formalità. Eppure da giorni i titoli dei giornali non parlano d’altro. Mi piacerebbe ci fossero altri temi all’ordine del giorno, a cominciare dal necessario e urgente cambiamento della legge elettorale.Su questo e su altri temi il PD deve andare dritto per la sua strada, con proposte chiare, condivise e ben comunicate. In questo senso mi pare che ci sia ancora qualche passo da fare: al di là dell’urgenza della riforma e dell’accordo sul fatto che sia opportuno puntare sul doppio turno, non mi sembra che ci sia una proposta univoca e unitaria del partito sulla riforma elettorale. Le baruffe (almeno a quanto riferiscono i giornali) sul fatto che l’iter debba cominciare dalla Camera piuttosto che dal Senato non mi paiono un segnale di grande unità e voglia di portare aventi una strategia comune. Il confronto all’interno del partito è utile e necessario, ma è anche urgente formulare una proposta unica con la quale poter poi fare tutte le mediazioni parlamentari del caso. Limitarsi ad affidare la questione alla discussione parlamentare, durante la quale poi, magari, dividersi in chissà quante posizioni dentro al PD, non mi pare una prospettiva rassicurante.
Mi piacerebbe potermi collegare al sito ufficiale del PD e poter trovare subito una bella sintesi della proposta di nuova legge elettorale. Al momento vi trovo solo (si fa per dire) il dossier sulla road map delle riforme istituzionali (qui il link per leggerlo) curato dall’Ufficio Studi PD della Camera dei Deputati. Un bel documento, molto tecnico e utile per gli addetti ai lavori, ma per l’opinione pubblica e gli elettori serve qualcosa di più agile, semplice e chiaro. Altrimenti la sensazione che si sia ancora nel bel mezzo di un confronto incompiuto all’interno del PD si fa largo in modo prepotente.
Dico la mia in due righe, sapendo di semplificare e banalizzare troppo, e offrendo solo qualche spunto di discussione non esaustivo: uninominale di collegio con doppio turno (con collegi più piccoli), recupero proporzionale su base provinciale (e qui si potrebbero recuperare preferenze – no a liste bloccate), sbarramento nazionale al 5%, premio di maggioranza per la coalizione vincente. Il tutto in un contesto che porti alla fine del bicameralismo perfetto (Senato delle Regioni) e a un rafforzamento del premier (con indicazione diretta e sfiducia “costruttiva”).
Ovvio che la nuova legge elettorale non può prescindere dal nuovo assetto istituzionale, ma da qualche parte bisogna pur cominciare. Almeno come proposta politica. Non possiamo sempre nasconderci dietro le pur fondamentali procedure parlamentari sperando che queste magicamente ci risolvano ogni problema.
Non esiste una legge elettorale perfetta, ma non può esistere neppure un partito che non dica la sua in modo chiaro.

Un commento su “Legge elettorale: serve una proposta del PD

  1. cristina M.

    sì, i tempi sono più che maturi per questo passo essenziale. Sarebbe anche interessante studiare le leggi elettorali di altre storiche democrazie …

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